Secondo un rapporto diffuso tempo fa dalla Fao, ogni anno in tutto il mondo si getta via un terzo del cibo prodotto, e responsabili di questo fenomeno sono numerosi elementi: le famiglie, che spesso acquistano prodotti alimentari senza poi consumarli prima della data di scadenza; i ristoranti, che non riutilizzano gli avanzi dei propri clienti, e anche gli stessi negozi di alimentari, che per adattarsi a norme e burocrazia gettano via merce non ancora giunta alla data di scadenza.
Ma in Danimarca, tra le vie di Copenhagen, esiste un ristorante che ogni giorno si oppone a questo sistema: è “Rub&Sturb”, piccolo punto ristoro aperto un anno fa da un gruppo di amici impegnati nello sviluppo sostenibile, che ha deciso di fare qualcosa per salvare tutto l’ammontare di cibo sprecato nel mercato della ristorazione. Lo chef di Rub&Sturb, Soren Grimstrup, cambia menu ogni giorno, e lo fa sulla base delle donazioni da parte di bar, ristoranti ed alimentari che scelgono di contribuire a questa attività: e ad occuparsi dei clienti sono circa 100 volontari, che ogni giorno regalano il proprio tempo alla sala del locale, continuamente piena. Tutti i profitti del ristorante sono poi devoluti in beneficienza. Un’idea semplice, ecosostenibile, che si oppone alle logiche consumistiche di una società che, paradossalmente, afferma di lottare contro la fame nel mondo per poi obbligare le attività a gettar via il cibo in eccesso.