Una vera e propria casa, pensata per accogliere gli anziani del quartiere Cava, a Forlì, e rendere migliori le loro giornate, offrendo l’opportunità di condividere momenti di svago e di intrattenimento. Questo il progetto della “Casa dei nonni”, messo in atto da Daniela Drei, la principale promotrice, e realizzato con la collaborazione della Comunità “Papa Giovanni XXIII” e della locale Parrocchia di Santa Maria Ausiliatrice: “Ci sono persone anziane sole – ha spiegato la coordinatrice dell’iniziativa – maggiormente a rischio di decadimento delle proprie capacità, che sono in grande difficoltà nel sostenere le rette per l’inserimento nei centri diurni per anziani. Per questo motivo dieci anni fa io, mio marito e i nostri figli abbiamo aperto le porte della nostra casa ai nonni soli”.
L’esperienza di Daniela e della sua famiglia, da sempre incentrata sull’accoglienza e il sostegno di persone in difficoltà, potrà ora contare sul decisivo apporto della parrocchia, la quale ha messo a disposizione i suoi spazi per allestire un vero e proprio punto di convivialità, all’interno del quale gli anziani potranno svolgere attività e laboratori, assieme a bambini e persone di altre generazioni. L’intento è di abbattere il muro di solitudine che, con l’avanzare dell’età, può isolare molti di loro, realizzando un luogo dove il conforto e la gioia dello stare insieme la fanno da padrone: “La peculiarità della ‘Casa dei nonni’ è la flessibilità. Gli anziani, che noi chiamiamo nonni, possono venire quando se la sentono. Circa 25 persone anziane, ogni giorno, partecipano alle attività proposte dalla rete dei volontari”.
L’organizzazione, potrà contare su uno “staff” culinario e, inoltre, su un servizio di trasporto per gli anziani che, a causa dei loro problemi fisici, non possono andarvi autonomamente: “Molti di loro sono al limite dell’autosufficienza… ma ancora riescono a interagire con successo con le altre persone”.
La “casa” verrà inaugurata il prossimo 14 gennaio, alla presenza delle principali istituzioni locali e del vescovo di Forlì, mons. Lino Pizzi, oltre che dei rappresentanti delle associazioni coinvolte.