Quando alcuno sia legittimamente impedito, cerchi di avere sempre la buona volontà e la pia intenzione di comunicarsi, e così non verrà privato totalmente del frutto del Sacramento, poiché ciascun devoto può ogni giorno e ogni ora accostarsi liberamente e con frutto alla spirituale Comunione di Cristo.
Nondimeno in certi giorni e tempi determinati deve ricevere sacramentalmente con affettuosa riverenza il Corpo del suo Redentore, cercando in questo più la lode e l’onore di Dio che la propria consolazione.
Giacché tante volte misticamente si comunica e invisibilmente si rinvigorisce, quante volte medita devotamente il mistero dell’Incarnazione e la passione di Cristo, e s’infiamma nell’amore di Lui.
Chi poi vi s’apparecchia senza esser mosso da altro motivo che dalla ricorrenza di una festa, o dalla consuetudine, spesse volte sarà malamente preparato. Beato chi si offre al Signore in olocausto ogni qual volte celebra, o si comunica. Nel celebrare non essere troppo lungo, né troppo breve, ma stai alla buona e come usanza di coloro cn i quali tu vivi. Non devi recar molestia né tedio agli altri, ma batter la via comune stabilita dai maggiori; e badare piuttosto all’altrui utilità che alla propria devozione o al proprio affetto.
RISOLUZIONI: Risolvi di fare la Comunione spirituale spesso, e specialmente quando tu non possa la sacramentale; né deciderti a fare questa mosso dall’uso o dalla semplice ragione che è giorno festivo: cerca principalmente di farla per onorare Dio, e poi per devozione e santificazione propria.