Figliuolo, non ti fidare del tuo affetto: quello che hai ora, si cambierà presto in un altro. Fino a tanto che tu vivrai, andrai soggetto a cambiamento, anche non volendo; di modo che ti troverai ora lieto, ora triste, ora quieto, ora turbato; talvolta devoto, tal’altra indevoto, quando diligente, quando accidioso, ora grave ora leggero.
Ma sopra tutti questi cambiamenti sta saldo il savio e chi è bene ammaestrato nello spirito, non badando a quello che senta in sé, o da qual parte venga il vento dell’incostanza; e guardando che l’intenzione della sua mente tenda sempre al dovuto e desiderato fine.
Solamente così potrà rimanere sempre lo stesso e immobile, tenendo, tra svariati eventi, incessantemente in me fisso l’occhio semplice dell’intenzione.
RISOLUZIONI: Risolvi di non regolarti coll’affetto, ma coll’osservanza dei propri doveri religiosi, specialmente unita alla pura e incessante intenzione di far tutto per Iddio.
Tratto da un’antica edizione del 1800 dell’Imitazione di Cristo