Sono undici e sono gli stessi obbligatori in Italia
Undici vaccini sono ora obbligatori per i bambini nati in Francia a partire dal 1 ° gennaio 2018. Fino ad oggi solo tre erano necessari: per difterite, tetano e poliomielite. Gli altri otto, che erano solo consigliati, diventano ora indispensabili, per l’ingresso a scuola e negli asili. Tra le patologie mirate per i vaccini: pertosse, morbillo, parotite (i cosiddetti orecchioni), rosolia e epatite B. I controlli inizieranno dal prossimo giugno, per lasciare il tempo alle famiglie di provvedere alle vaccinazioni. Non saranno tuttavia previste nè ammende nè sanzioni penali per chi non effettua le vaccinazioni dei figli. La riforma voluta dal ministro della salute Agnès Buzyn – che punta molto sulla sensibilizzazione delle famiglie – ha sollevato molti dibattiti, mettendo in evidenza la sfiducia di parte della popolazione francese nei confronti dell’efficacia delle vaccinazioni, per non parlare dei presunti rischi alla salute. In Italia, dal giugno 2017, sono obbligatori 10 vaccini (anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella), e altri 4 sono fortemente raccomandati (anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus). Con l’ufficializzazione della Francia, i vaccini sono adesso obbligatori in 15 Paesi dell’Unione Europea, dove sono stati quasi 16 mila i casi di contagio e 38 decessi causati dal morbillo negli ultimi due anni. Picchi record in Romania e Italia. Regno Unito, Germania e Austria hanno introdotto l’obbligo di un un certificato al momento dell’ingresso a scuola, Berlino ha anche fissato una sanzione di 2.500 euro per chi non segue i consigli medici sulle vaccinazioni.