Sui giornali è passato quasi per uno scivolone teologico del Papa: “Ci vediamo all’inferno”. In realtà, come possono facilmente constatare i lettori di Interris.it guardando il video che pubblichiamo, nella telefonata al giovane ragazzo austistico Andrea che gli aveva scritto una lettera, il Pontefice fa semplicemente riferimento, con la sua consueta umiltà, alla necessità di pregare per lui. Come talvolta accade quando non si padroneggia completamente una lingua non propria, le parole trascritte non esprimono il senso che l’intonanzione della frase rende compiutamente. Un po’ come avvenne anche ad un altro grande Papa straniero come San Giovanni Paolo II che, in un’udienza pubblica, parlò dal microfono dei suoi malanni dicendo: “Il Papa oggi è deficente”. Insomma la buona fede viene in soccorso di chi ascolta pure per bilanciare le strumentalizzazioni mediatiche.
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