“Questa gioia di ricevere il perdono è importante, tanto quanto la gioia di perdonare, di essere misericordiosi, come ha sottolineato il Servo di Dio don Oreste Benzi, non rifiutare mai nessuno, non far sentire mai nessuno rifiutato. Questo dovrebbe essere nel nostro modo di essere, di pensare e di agire verso chiunque il Signore ci fa incontrare in ogni momento. Mai far sentire l’altro non amato, non benvoluto, non benvenuto. Togliamo dal cuore questo veleno demoniaco dell’occhio che giudica, dell’uomo mormoratore che guarda sempre e innanzitutto, i difetti degli altri. Accogliamo il modo di essere di Gesù che è colui che perdona sempre, che ci cancella tutti i debiti, ma è anche colui che si indigna quando lo prendiamo in giro, quando lo usiamo e quando facciamo qualcosa che è contro la sua santa volontà. Allora vogliamo affidarci alla Madonna perché ci insegni la via maestra, quella di Gesù”.
Così don Aldo Buonaiuto nel corso della preghiera live sui social, durante la quale è stata chiesta l’intercessione a Maria che scioglie i nodi.
Il commento del Vangelo del 13 agosto di don Oreste Benzi
Quante volte dobbiamo perdonare? Gesù dice settanta volte sette, che vuol dire un numero infinito di volte. Non giudichiamo mai i nostri fratelli! Tutti siamo peccatori e tutti desideriamo non sentirci rifiutati, così come il Padre non ci rifiuta. Mentre vi dico queste parole, in me sorge il desiderio di essere più serio nella mia relazione con Dio, perché nel rapporto col Padre c’è anche il rapporto con mio fratello.
La relazione vitale, intensa con lui è tutta basata su questo fatto: il Padre è importante per me, è la mia stessa vita; ma anche io sono importante per il Padre. Proprio perché anche io sono importante per il Padre, lui non mi può ricevere se io stesso non sento che anche i miei fratelli sono importanti per il Padre.
Chiediamo sempre nell’orazione: “Dammi, Signore, la gioia del perdono; cioè fammi sentire la gioia di essere perdonato perché anch’io senta la gioia di perdonare”.
Tratto dal bimestrale Pane Quotidiano, edizioni Sempre
La preghiera a Maria che scioglie i nodi
Vergine Maria, Madre che non hai mai abbandonato un figliolo che grida aiuto, Madre le cui mani lavorano senza sosta per i tuoi figli tanto amati, perché sono spinte dall’amore divino e dall’infinita misericordia che esce dal tuo cuore, volgi verso di me il tuo sguardo pieno di compassione, guarda il cumulo di ‘nodi’ che soffocano la mia vita.
Tu conosci la mia disperazione e il mio dolore. Sai quanto mi paralizzano questi nodi e li ripongo tutti nelle tue mani. Nessuno, neanche il demonio, può sottrarmi dal tuo aiuto misericordioso. Nelle tue mani non c’è un nodo che non sia sciolto. Vergine madre, con la grazia e il tuo potere d’intercessione presso tuo Figlio Gesù, mio Salvatore, ricevi oggi questo ‘nodo’ (nominarlo se possibile).
Per la gloria di Dio ti chiedo di scioglierlo e di scioglierlo per sempre. Spero in te. Sei l’unica consolatrice che il Padre mi ha dato. Sei la fortezza delle mie deboli forze, la ricchezza delle mie miserie, la liberazione da tutto ciò che m’impedisce di essere con Cristo. Accogli la mia richiesta. Preservami, guidami, proteggimi. Sii il mio rifugio. Maria, che sciogli i nodi, prega per me.