L’addio mai pronunciato di un anziano signore morto per coronavirus all’interno di una casa di riposo assistita, quella che in una lettera consegnata di nascosto ad una suora prima di morire, ha definito “una prigione dorata”, sono le parole di tutte quelle persone che hanno perso la vita in questa pandemia da soli, negli ospizi, senza che la loro mano venisse stretta da un familiare, senza versare insieme le ultime lacrime, perdonarsi, stringersi, dirsi “ti voglio bene”. Salme che non hanno avuto funerali, né degna sepoltura.
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