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Venezuela, alta tensione in vista dell’insediamento di Maduro

Le autorità locali hanno compiuto diversi arresti, tra cui quello dell'ex candidato alle elezioni presidenziali Enrique Màrquez

La polizia e i militari venezuelani hanno compiuto diversi arresti, tra cui quello di Enrique Márquez, ex candidato del partito Centrados alle elezioni presidenziali del 28 luglio.

L’arresto

Enrique Márquez, ex candidato del partito Centrados alle elezioni presidenziali del 28 luglio scorso in Venezuela, è stato arrestato dagli agenti della sicurezza dello Stato. Lo ha comunicato sui social – come riporta l’agenzia Efe – la formazione antichavista Voluntad popular secondo cui si è trattato di un “rapimento”.

Le accuse

Sotto accusa il governo del presidente Nicolás Maduro per aver compiuto “un’ondata di sparizioni di leader e attivisti dei diritti umani”. Ex vicepresidente del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE) ed ex deputato, Márquez ha chiesto in numerose occasioni la pubblicazione dei verbali delle votazioni di luglio e ha respinto la sentenza della Corte suprema di giustizia che ha convalidato la rielezione di Maduro.

Le dichiarazioni di Maduro

Durante un incontro con la Milizia bolivariana, la Mnb (da non confondere con la Guardia bolivariana, la Gnb), il presidente del Venezuela Nicolás Maduro ha assicurato che “è disposto a difendere anche con la propria vita” la pace, l’indipendenza e il popolo del paese sudamericano. “Fascisti, imperialisti, non sbagliate con me, non sbagliate più con me né con il popolo venezuelano che è risoluto e determinato a vincere, a preservare la pace, l’indipendenza e i diritti del popolo, anche con la propria vita, anche se necessario a morire affinché il paese cresca”, ha detto.

La tensione

Nella cerimonia per il giuramento di nuovi membri della Milizia bolivariana, corpo creato 15 anni fa da Hugo Chávez, Maduro ha anche annunciato l’arresto di altri 7 stranieri, che si sommandosi agli altri sono almeno 132 in tutto, di 25 nazionalità. “Oggi abbiamo catturato 7 mercenari stranieri, tra cui due importanti provenienti dagli Stati Uniti, due sicari colombiani e tre ucraini. Andiamo a prenderli tutti. Dobbiamo proteggere la patria!”, ha detto. Il presidente ha poi spiegato che “durante il Natale si sono attivate le forze di polizia e militari per garantire la pace”, aggiungendo che “il fascismo aveva piani con mercenari stranieri per riempire il paese di bombe” precisando che gli stranieri catturati oggi “li hanno presi con chili (di bombe) di altissimo livello, come non ne erano mai state catturate prima in Venezuela. Sono venuti per compiere azioni terroristiche contro la pace del Venezuela”, ha concluso.

Fonte: Ansa

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