Misericordia io voglio e non sacrifici

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«Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame»
«Abĭit Iesus sabbătis per sata; discipŭli autem eius esuriērunt»

XV Settimana del Tempo Ordinario – Mt 12,1-8

In quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio violano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrifici (Os 6,6), non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

Commento di Massimiliano Zupi

È sabato, giorno consacrato al riposo dell’uomo, riflesso del riposo di Dio al termine dell’opera di creazione (Gn 2,2-3). È i punto d’arrivo della creazione stessa: il riposo, la pienezza di vita, Dio e uomo che godono della compagnia l’uno dell’altro. Tuttavia, proprio in giorno di sabato, i discepoli hanno fame: hanno fame di pane, di vita, di comunione. L’osservanza della Legge non riesce a saziare quella fame; è ciò che Gesù contesta ai farisei: non i precetti, non il sacrificio, ma solo la misericordia realizza il riposo sabbatico.
Tutti gli uomini, anche non ebrei e cristiani, sono fatti per il sabato: per la festa, assetati di gioia; per il riposo, assetati di vita; per il banchetto, assetati di comunione. E malgrado sacrifici e benessere, virtù e divertimenti, quella sete non è mai estinta: perché l’uomo non è signore del sabato!
Non può darsi da sé quella gioia, quella vita e quella comunione che cerca: se crede di trovarle nel possesso dei beni o nel rapporto d’amore con una persona, rimane deluso. Ma ecco che Gesù passa attraverso il mondo: è lui il Signore del sabato, che offre ristoro ad ogni fatica (Mt 11,28); è lui il campo di grano, che sazia ogni fame (Gv 6,35); è lui la misericordia, che copre ogni peccato (Mt 9,2; Lc 7,48). Affrettiamoci dunque ad entrare nel sabato (Eb 4,11)!

Massimiliano Zupi: