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Prima foto di Phobos, la maggiore delle lune marziane

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Dopo 16 anni di attesa, per la prima volta la Nasa è riuscita a fotografare con una sonda la luna Phobos, il più grande dei due satelliti naturali di Marte.

Themis

La camera Themis (Thermal Emission Imaging System) montata a bordo della sonda Mars Odyssey – la sonda spaziale orbitante intorno al pianeta Marte lanciata il 7 aprile 2001 – è riuscita ad osservare la luna marziana per 18 secondi consecutivi nelle lunghezze d’onda del visibile e dell’infrarosso.

I dati hanno permesso di produrre un’immagine a colori che mappa la gamma di temperature superficiali del maggiore e più interno dei due satelliti naturali del pianeta rosso, mostrando come cambia la temperatura superficiale col passare del tempo.

“Man mano che si passa dalla zona di prealba a quella mattutina – spiega su Inaf Victoria Hamilton del Southwest Research Institute – si può osservare la variazione della temperatura. Se si riscalda molto rapidamente, è probabile che la superficie non sia molto rocciosa bensì polverosa“. La temperatura dipende, infatti, dalla struttura geologica superficiale della luna.

La prima fotografia

La sonda Mars Odyssey si trova attorno a Marte da 16 anni, ma questa è la prima volta che è stato possibile fotografare Phobos con Themis. Le due lune marziane (Phobos e Deimos, i due figli del dio greco della Guerra, Marte appunto) vennero scoperte dall'astronomo statunitense Asaph Hall nel 1877. Ma l'osservazione della luna maggiore dalla Terra è ostacolata dalle sue ridotte dimensioni (22,2 km di diametro) e dalla sua vicinanza al pianeta rosso: orbita infatti a meno di 6.000 km dalla superficie di Marte.

Milena Castigli: