Lanciato il satellite Aeolus dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). A portarlo in orbita, alle 23.20 italiane, è stato un razzo Vega, costruito in Italia dalla Avio. E' decollato dallo spazioporto di Kourou, una città della Guyana francese.
Il lancio, inizialmente previsto per martedì 21 agosto, era stato rimandato a causa delle condizioni atmosferiche non ideali. il satellite Aeolus è stato lanciato in orbita per studiare gli effetti degli spostamenti d’aria sull’ambiente e sul clima. Da qui il nome della divinità ellenica: nella mitologia greca, Eolo era infatti il Dio che governava i venti. Nello specifico, utilizzando dei fasci di luce laser, il veicolo spaziale è in grado di analizzare nel dettaglio le masse d’aria in movimento, permettendo così ai meteorologi di fare delle previsioni a medio termine più accurate
Aeolus
A differenza degli altri satelliti per l'osservazione della Terra, posizionati a circa 800 chilometri, Aeolus sarà molto più vicino, a 320 chilometri, con 16 passaggi al giorno al ritmo di 1 ogni 90 minuti. Una volta in orbita, il satellite dovrà affrontare due fasi di test per essere pienamente operativo fra marzo e aprile del prossimo anno.
“Aeolus è un satellite molto innovativo, studierà gli aspetti ambientali e climatici legati ai venti”, ha rilevato Simonetta Cheli, capo dell'Ufficio di coordinamento del direttorato dell'Esa per l'Osservazione della Terra, intervistata su Ansa. Tra gli strumenti più all'avanguardia c'è Aladin (Atmospheric LAser Doppler INstrument): è un lidar, un radar che invia impulsi luminosi anziché radio e lo strumento che li trasmette, costruito negli stabilimenti della Leonardo a Campi Bisenzio e a Pomezia, è il più potente trasmettitore laser nell'ultravioletto mai costruito per un'applicazione spaziale. “Nessuno strumento del genere è mai stato nello spazio finora – ha aggiunto Cheli – e la sua importanza è fondamentale: il suo compito è ricostruire i profili globali dei venti con una precisione accurata”, grazie a ben 80 funzioni ottiche”.