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La “Porta delle comete”: l'ingresso nel nostro Sistema solare

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Le comete hanno sempre esercitato un certo fascino sull'uomo. Nella religione cristiana, si parla della stella cometa (anche se sono due corpi celesti differenti) come guida per i Magi alla mangiatoia dove era nato Gesù. Nella cultura popolare la Cometa di Halley, che è stata osservata l'ultima volta nel 1986 ed è “attesa” per il 2061, ha ispirato poeti come Giovanni Pascoli, romanzieri e artisti. Adesso abbiamo scoperto da dove passano questi piccoli corpi celesti quando entrano nel nostro Sistema Solare. L'annuncio è arrivato da Ginevra, in Svizzera, nel corso del Congresso europeo di scienze planetarie.

La porta delle comete

È il nome che gli hanno dato gli scienziati dell'Istituto spaziale dell'Università della Florida coordinati da Gal Sarid e dai ricecatori dell'ateneo di Austin, Texas, guidati da Jordan Steckloff nel loro studio che sarà pubblicato sul The Astrophysical Journal Letters. La “porta” si trova nell'orbita dell'ottavo pianeta del sistema solare e il più lontano dalla nostra stella, Nettuno, e consente alla comete di spingersi all'interno dell'area dove sono raggruppati gli astri che subiscono l'influenza gravitazionale del Sole. Gli scienziati hanno individuato la breccia, l'apertura, la fenditura del nostro Sistema Solare mentre studiavano, con l'ausilio di simulazione computerizzate, la traiettoria della cometa 29P/Schwassmann-Wachmann 1 (SW1), della famiglia dei Centauri. Cioè quei corpi celesti provenienti dalla fascia di Kuper, oltre l'orbita di Nettuno, che percorrono tragitti caotici tra i due giganti del Sistema Solare, Nettuno e Giove. Uno dei due coordinatori della ricerca, Sarid, ha commentato così l'evento: “La scoperta del loro varco di accesso al Sistema Solare potrebbe cambiare adesso la nostra comprensione dell’evoluzione delle comete”. Mentre ne sondiamo il mistero, loro intanto continueranno ad affascinare i terrestri.

Lorenzo Cipolla: