Perché la notte fra il 10 e l’11 agosto, la notte di San Lorenzo, è detta la “notte delle stelle cadenti”? Perché questa è la notte in cui, talvolta, in presenza di certe caratteristiche meteorologiche è possibile vedere le famose “lacrime” di San Lorenzo, cioè quella “polvere di stelle” cadenti che poi non sono stelle, ma meteoriti irradiati dalla costellazione di Perseo. La nostra Terra “incontra” la parte più intensamente luminosa delle Perseidi proprio fra il 9 e l’11 agosto, e così la notte del 10 è quella più adatta per scrutare il cielo.
Quest’anno il picco di meteore, in barba alla tradizione, è previsto nella notte tra l’11 e il 12 agosto. Complice la quasi assenza della Luna e una ‘spinta’ da Giove, sarà possibile godersi un vero e proprio spettacolo, tra i migliori degli ultimi anni, che in Italia sarà accompagnato da incontri con esperti astronomi e iniziative in tutta la Penisola.
“Quest’anno, come anche il 2015, può essere davvero definito come una buona annata”, ha spiegato Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope. “Ad aiutarci – ha precisato – sarà la concomitanza di due fenomeni: il primo è dovuto alla Luna, avversaria giurata delle stelle cadenti, che in quei giorni sarà nel primo quarto e tramonterà presto lasciando campo libero; l’altro è dovuto a Giove che dovrebbe sospingere verso la Terra un maggior numero di detriti cometari, quelli da cui si originano le meteore”. Secondo alcune stime, il numero di meteore potrebbe addirittura raddoppiare rispetto alle annate ‘standard’.
“Ad arricchire il programma – ha aggiunto Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai) – ci saranno anche alcune spettacolari congiunzioni, in particolare con Luna, Marte e Saturno che formeranno suggestive configurazioni nella prima parte delle serate”. Astrofili di tutta Italia, occhi al cielo dunque!