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Libano: migliaia di rifugiati siriani pronti a rientrare nel proprio Paese

Circa 9 mila rifugiati siriani che si trovano al confine con il Libano possono rientrare nel loro Paese. Lo riportano media di Beirut. Il ministro degli esteri libanese, Gibran Bassil, ha fatto riferimento al rientro di migliaia di profughi rimasti per anni sull'altopiano frontaliero di Arsal, teatro nei giorni scorsi di una battaglia tra miliziani di Hezbollah e loro rivali qaedisti. L'accordo ra...

Siria. Stati Uniti smettono di sostenere un gruppo armato anti-Assad

Shuhada Al-Qaryatayn. Questo il nome di uno dei gruppi armati ribelli siriani finanziati fino a ieri dagli Stati Uniti. Fino a ieri, appunto. Washington ha infatti deciso di chiudere il canale di approvvigionamento di armi e soldi nei confronti di questa organizzazione. Contro Assad e non contro Isis La decisione del Pentagono è giunta dopo che i miliziani di Shuhada Al-Qaryatayn hanno attaccato l...

Il fratello di padre Paolo Dall’Oglio: “Per noi è ancora vivo”

Quattro anni fa, il 29 luglio 2013, spariva il gesuita padre Paolo Dall'Oglio. Il fondatore della comunità monastica di Mar Musa, in Siria, si era recato a Raqqa, già allora roccaforte dell'Isis, che nel gennaio 2014 ne prese il completo controllo e ne fece la capitale dell'autoproclamato Stato Islamico. Da allora sono trascorsi quattro anni di silenzio sulla sorte del religioso, grande sostenitor...

Crisi Libica: domani Macron incontra Haftar e Sarraj all’Eliseo

Domani, su invito del presidente Emanuelle Macron, si incontreranno all'Eliseo i protagonisti della crisi libica: il primo ministro Fayez Al Sarraj e il generale Khalifa Haftar. Sarà presente anche l'inviato dell'Onu per la Libia, Ghassan Salamè. E' lo stesso Salamè a confermare il faccia a faccia sul Journal du Dimanache, a tre mesi dal primo sterile incontro dei due leader libici avvenuto in mag...

Mosul, una possibile “dirty bomb” in mano all’Isis per tre anni

Una nuova rivelazione del "Washington Post", stavolta però non incentrata sul Russiagate: secondo il quotidiano statunitense, infatti, l'Isis avrebbe avuto la possibilità, nel 2014, di costruire una cosiddetta "bomba sporca", conosciuta anche come "arma radiologica". Stano a quanto riportato dalla testata americana, la materia prima per l'assemblaggio della "dirty bomb" sarebbe stata rinvenuta dai...

L’Interpol e la lista dei kamikaze Isis: in 173 pronti a colpire in Europa

Una vera e propria lista identificativa quella nelle mani dell'Interpol, con tanto di nomi, cognomi e Paesi di provenienza: un elenco che, come rivelato dal quotidiano "The Guardian", riguarda 173 potenziali terroristi kamikaze del sedicente Stato islamico i quali, stando a quanto specificato dall'Organizzazione, sarebbero pronti a colpire l'Europa. Per questo, ha sottolineato la testata britannic...

Egitto, raid delle Forze armate nel nord del Sinai: 30 terroristi uccisi

Sono 30 i terroristi uccisi nel nord della Penisola del Sinai nel corso di 4 giorni di raid effettuati dall'esercito egiziano. La notizia è stata diffusa da un portavoce delle Forze armate, il quale ha dato conto di diversi attacchi, operati anche per via aerea, nei confronti probabilmente di gruppi "takfiri" presenti nelle zone di Arish, Rafah e Sheikh Zuwaid. Anche se, almeno finora, non è stata...

Abadi condanna le violenze sui prigionieri a Mosul: “Inaccettabile, ma sono casi isolati”

Il premier iracheno Haidar al Abadi ha espresso la sua ferma condanna per le violazioni commesse da parte di "individui", membri delle forze governative o delle milizie anti-Isis nella regione di Mosul, ex roccaforte del sedicente Stato islamico, affermando che "ogni violazione della legge e della dignità delle persone è inaccettabile". Parlando ai giornalisti a Baghdad, Abadi ha però respinto qua...

Torture ed esecuzioni sommarie, Baghdad apre un’inchiesta sui video scandalo

Il governo iracheno sta sta indagando sul contenuto di alcuni video che dai social media hanno iniziato a circolare in queste ore sui media internazionali e che, sebbene non molto chiari, sembrerebbero accusare i le truppe governative di atrocità contro prigionieri nelle ultime fasi della liberazione di Mosul. Nei filmati si vedono quelli che sembrerebbero essere possibili militanti dell'Isis gett...

Iraq: nonostante la riconquista a Mosul si continua a sparare

A Mosul si continua a sparare, nonostante la "vittoria totale" sull'Isis annunciata dal primo ministro iracheno Haidar al Abadi. Gli scontri con le ultime sacche di resistenza del Califfato proseguono in alcuni quartieri occidentali e in varie località a sud e a ovest della città. I residenti hanno riferito che negli ultimi giorni l'esercito iracheno ha anche bombardato con elicotteri postazioni d...

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