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Inverno demografico

Cause ed effetti della fuga dei cervelli

La fuga di cervelli rappresenta una piaga che non solo priva l’Italia di risorse intellettuali fondamentali, ma mina anche le sue possibilità di crescita a lungo termine. Ogni giovane qualificato che abbandona il Paese porta con sé anni di investimenti in formazione e un potenziale contributo economico che, invece di essere speso sul territorio nazionale, arricchisce altre economie. È una situazio...

Bordignon: “Inverno demografico: urge un progetto nazionale”

"Le famiglie hanno bisogno di un ecosistema per progettare di mettere al mondo un figlio. E per educarlo necessitano che continui ad essere salubre, vivo e rispettoso. Oggi tutto questo non si sta realizzando. Il momento del pensare di avere un figlio rischia di trasformarsi da uno dei momenti più belli della vita di una persona ad uno di quelli più complessi e controversi. Si tratta di creare un ...

Quali politiche del lavoro servono

Gli italiani, ed altre popolazioni industrializzate, hanno subito notevoli cambiamenti nell’ultimo mezzo secolo. L’aspettativa di vita è sensibilmente aumentata e la popolazione è invecchiata. Nel 1970, l’aspettativa raggiungeva i 71 anni; oggi è salita a 83 anni per i maschi e 86 per le femmine. Un notevole progresso, frutto dei miglioramenti, della qualità della vita e delle condizioni socio-eco...

Ripresa demografica? Secondo l’Istat è possibile

Un quadro ottimista, almeno in parte, quello dipinto dall'Istat in relazione a una possibile ripresa demografica del nostro Paese. Sarebbe in aumento, infatti, la volontà dei giovani di formare una famiglia, vedendosi portati sia per la vita di coppia che per quella matrimoniale vera e propria, chiaramente con prole. Una volontà che, tuttavia, fa il peso con la situazione economica attuale che, an...

Denatalità: urge un cambiamento di mentalità

In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera il 30 aprile, il giornalista e saggista Federico Rampini affronta il tema del crollo demografico. Un problema che sta diventando allarmante per i paesi industrializzati specie in occidente. Il calo vertiginoso delle nascite ha infatti degli effetti devastanti sull’economia del paese e sulla sua sostenibilità ma è ormai opinione comune che sia anche...

La gravità dell’inverno demografico che attanaglia l’Italia

Le culle vuote, la diminuzione dei residenti e l’invecchiamento della popolazione sono trend che incidono sempre di più sull’assetto demografico dell’Italia. Dati talmente consolidati nel tempo che rischierebbero di non fare nemmeno notizia se non fosse per il superamento di altre due soglie psicologiche: siamo scesi sotto i 59 milioni di residenti e, per la prima volta dall’unità d’Italia, sotto ...

Cosa i social ci insegnano sul comune sentire degli utenti

È sempre labile il confine tra ironia e realtà, tra lo scherzo e la serietà. Per questo molte volte una battuta ironica va compresa, capita e letta fino in fondo nelle sue sfumature. Spesso dietro una battuta ironica tagliente si cela la volontà di raffigurare grossolanamente una realtà caricaturandola o di rivelare ciò che si pensa ma in uno stile leggero per deresponsabilizzare chi parla e lasci...

Allarme “culle vuote”: il tour della Fondazione per la natalità

Al centro della missione di Francesco c'è il costante appello alla natalità. “Più nascite, più figli”, ha invocato il Pontefice al Congresso Eucaristico Nazionale. Una richiesta ripetuta molte volte nell’arco del suo pontificato, ricostruisce  Vatican news. Perché il futuro è la famiglia e la sua capacità di investire nel domani accogliendo i figli. Il sostegno alla natalità è la strada sulla qual...

Italia del futuro, il quadro dell’Istat: “Sempre meno giovani”

L'Istat, nel rapporto "I giovani del Mezzogiorno", evidenza una tendenza sempre più orientata all'invecchiamento del nostro Paese. Un dato più evidente nel mezzogiorno, dove i ragazzi tra 18 d 34 anni allungano sempre di più la permanenza presso il nucleo familiare di origine. E, al contempo, si allungano i tempi del primo concepimento. Italia più vecchia Nel 2023 in Italia si contano circa 10 m...

La metà del lavoro domestico è irregolare. 4 milioni di persone coinvolte

"ll lavoro domestico è cambiato, come molti segmenti della società. E non è più un comparto esclusivamente femminile e poco professionalizzato- spiega Lorenzo Gasparrini- Oggi gli uomini impiegati nel comparto sono quasi 150 mila. Pari al 15% del totale. Si tratta di una componente in rapida evoluzione. Cresciuta di quasi il 30% negli ultimi sei anni. Poco nota, in particolare, la figura del 'bada...

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