Torna l’incubo dell’influenza aviaria nel nord della Germania, dove le autorità hanno ordinato la soppressione di 16mila tacchini e 92mila polli dopo aver rilevato un l’emergenza sanitaria. Il focolaio del virus del ceppo H5n8 ha colpito tre allevamenti di polli nella bassa Sassonia. Questa variante può facilmente diffondersi tra gli uccelli, ma non infetta l’uomo. Il virus è stato rilevato in volatili selvatici in 12 dei 16 stati tedeschi quest’anno, ed in allevamenti di pollame di 4 stati. Inoltre è stata riscontrata la sua presenza anche in altri Paesi europei come Danimarca, Austria e Svizzera.
Inoltre, le autorità hanno anche ordinato la chiusura temporanea dello zoo di Ueckermuende, nella Germania nord-orientale vicino al confine con la Polonia, dopo la morte di un emù che era stato colpito dal virus dell’aviaria. A riportarlo è l’agenzia Dpa. Seondo quanto riferito dalla direttrice dello zoo, l’esemplare di emù è morto per il virus H5N8, che si diffonde fra gli animali ma, a quanto finora è noto, non fra gli uomini. La misura precauzionale è stata presa per salvaguardare le altre specie aviarie presenti nello zoo.
Il riaccendersi di un focolaio di aviaria in alcuni paesi preoccupa soprattutto la Francia, principale produttore di pollame dell’Europa. Inoltre, nel paese d’Oltralpe, il rischio riguarda anche le zone umide, nelle quali gli uccelli migratori fanno tappa e in cui si concentra la fauna selvatica.