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E' morto Totò Riina

E'morto Totò Riina, nel giorno successivo al suo 87esimo compleanno: il boss di Cosa nostra, da tempo malato, ha smesso di respirare alle 3.37 del mattino. Era ricoverato presso il Reparto detenuti dell'Ospedale di Parma dove, con il permesso firmato dal ministro della Giustizia Orlando al quale è stato dato parere positivo dalla Procura nazionale Antimafia, era stato raggiunto dai figli...

Voto di scambio in Sicilia, arrestato l’ex sindaco di Niscemi

Tra le nove persone arrestate a seguito dell'inchiesta della Dda della Procura di Caltanissetta per voto di scambio c'è anche Francesco La Rosa, sindaco uscente di Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Il patto con Cosa Nostra Gli inquirenti accusano l'ex primo cittadino di aver stipulato "un patto con Cosa Nostra" per le elezioni amministrative del 2012. Per lui, un ex consigliere comunale dell...

Allarme della Dna: mafie fortemente infiltrate in politica, economia e Pa

La 'ndrangheta è presente in tutti "i settori nevralgici della politica, dell'amministrazione pubblica e dell'economia, creando le condizioni per un arricchimento, non più solo attraverso le tradizionali attività illecite del traffico internazionale di stupefacenti e delle estorsioni, ma anche intercettando, attraverso prestanome o imprenditori di riferimento, importanti flussi economici pubblici ...

Caso Riina, Roberti avverte: “E’ ancora il capo di Cosa Nostra, resti al 41 bis”

"Totò Riina deve continuare a stare in carcere e soprattutto rimanere in regime di 41 bis". E' il monito del procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, intervistato dal Corriere della Sera. "Si tratta - osserva - di un annullamento con rinvio, il Tribunale dovrà integrare la motivazione sui punti indicati dalla Cassazione e sono certo che a quel punto reggerà l'intero impianto. Questa decisi...

VODOO, DROGA E VENDETTE: ECCO LE NUOVE MAFIE

L'agguato nel quale è stato ucciso il boss Giuseppe Dainotti ha portato le lancette dell'orologio indietro nel tempo. Alla seconda guerra di mafia, scatenata dai Corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano nel 1981 e terminata con l'annientamento della vecchia guardia. Oggi come allora Palermo si è risvegliata tra lampeggianti e sirene, lenzuola bianche e chiazze di sangue e già qualcuno s'inte...

Omicidio di mafia a Palermo: freddato alla Zisa il boss Giuseppe Dainotti

Torna a scorrere il sangue per le strade di Palermo, dove il boss Giuseppe Dainotti, 67 anni, è stato ucciso a colpi di pistola da ignoti sicari, probabilmente arrivati a bordo di un motorino. Il capoclan, condannato all'ergastolo ma scarcerato nel 2014, era in sella alla sua bicicletta in via D'Ossuna, strada del quartiere popolare della Zisa: secondo quanto riportato, l'uomo sarebbe stata affian...

Vietato fare i padrini di battesimo e cresima ai mafiosi

I mafiosi non possono fare i padrini di battesimo o di cresima. La linea della "tolleranza zero" nei confronti dei membri di "Cosa nostra" e di quanti sono collusi con la criminalità organizzata è stata ribadita dall’arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi che, dopo aver sentito il Consiglio Presbiterale Diocesano, ha emesso un decreto con il quale stabilisce che non possono essere ammessi a...

OGGI MORIVA DON PUGLISI, UNA VITA DEDICATA A SALVARE I GIOVANI DALLA MAFIA

Oggi si ricorda la morte di Don Giuseppe Puglisi, il prete ucciso da Cosa nostra il giorno del suo 56º compleanno, il 15 settembre 1993, a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale. Il prelato palermitano è morto a causa dei proiettili sparati alla testa mentre di trovava davanti al portone di casa sua, in Piazzale Anita Garibaldi, nella zona est della sua Palermo. L'esecutore material...

MAFIA: E’ MORTO IL BOSS BERNARDO PROVENZANO

Bernardo Provenzano, successore di Totò Riina alla guida di Cosa Nostra, super boss del clan dei Corleonesi, è morto a 83 anni. Era stato catturato l'11 aprile 2006 dopo 43 anni di latitanza in una masseria situata a pochi chilometri dal suo paese natale e dall'abitazione dei familiari. Il declino del vecchio padrino comincia il 12 maggio del 2012, quando le videocamere del supercarcere di Parma ...

STRAGE DI CAPACI: 5 RICHIESTE D’ERGASTOLO NEL PROCESSO BIS

Il procuratore aggiunto di Caltanissetta Lia Sava ha chiesto cinque ergastoli nel processo bis per la strage di Capaci, nel quale morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, e tre uomini della scorta. La richiesta riguarda Salvatore "Salvino" Madonia, Vittorio Tutino, Giorgio Pizzo, Cosimo Lo Nigro e Lorenzo Tinnirello. Soggetti che avrebbero avuto una parte fondamentale si...

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