Indagini in corso, da parte della Polizia, su una lettera di minacce firmata da “Le Nuove Brigate Rosse“, indirizzata alla sede nazionale del Partito democratico. A renderlo noto è l’ufficio stampa dei dem, che informa dell’acquisizione del plico da parte della Digos di Roma. Missive simili sono state recapitate anche ai sindaci di alcune città dell’Emilia-Romagna, come Modena, Ferrara, Rimini e Ravenna. Altre, tutte con la stessa firma e lo stesso marchio (una stella a cinque punte vergata a penna), sono state indirizzate al presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Lettere che sono ora sotto la lente degli investigatori, che indagano per capire se dietro vi sia un’unica mano. Sull’attendibilità delle missive, tuttavia, gli inquirenti nutrono più di qualche dubbio vista l’assenza di riferimenti alle antiche fazioni di lotta e i contenuti chiaramente riconducibili all’emergenza attuale.
Bonaccini: “Solidarietà e vicinanza ai sindaci”
Resta tuttavia il gesto, comunque attenzionato dagli uomini della Digos, al lavoro “con estrema attenzione” e “cautela” sulla scrittura e altri possibili elementi di chiarimento. Le missive hanno preso di mira, indifferentemente, sindaci di diversi schieramenti politici. Altro elemento ritenuto non riconducibile a gruppi di eversione del passato. Dal governatore emiliano, Stefano Bonaccini, arriva la condanna per quanto accaduto e l’augurio che sia presto fatta luce sulle responsabilità.
“Diversi sindaci – ha scritto su Facebook – in questi giorni hanno ricevuto lettere di minaccia indegne. Una simile lettera è stata recapitata anche a me e prontamente ho contattato le autorità competenti. Come ribadito questa mattina al sindaco di Ferrara, anche a Gian Carlo Muzzarelli sindaco di Modena, Andrea Gnassi sindaco di Rimini, Michele De Pascale sindaco di Ravenna e Gian Luca Zattini sindaco di Forlì, vanno la solidarietà e la vicinanza mia e di tutta la Regione. Istituzioni e comunità regionale stiano unite contro chi semina odio. Mi auguro vengano individuati prima possibile i responsabili”.
Nuove Brigate Rosse, la lettera a Ferrara
Fra i primi a ricevere il misterioso plico, era stato il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, esponente della Lega e primo del Centrodestra a insediarsi al Comune. “Sono tranquillo – aveva detto -, non mi spaventa una lettera della quale il contenuto non fa riferimento a me personalmente ma al sistema istituzionale in generale. In tanti anni che faccio politica ho ricevuto minacce sia da singoli cittadini che da parte di gruppi e non mi faccio intimidire”.