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Brexit, la mossa di Johnson: due lettere a Bruxelles

E'l'ennesimo day after a Londra, dove la questione Brexit appare ormai alla stregua di una saga a puntate. Nell'ultimo giro di eventi il premier Johnson ha incassato l'ennesima delusione della sua breve carriera a Downing Street ma anche il Parlamento britannico, che ha - implicitamente - bocciato l'accordo strappato in extremis dal primo ministro a Bruxelles, ne esce quan...

La buona battaglia per fare grande l’Europa

Nuova difficoltà di Boris Johnson in Parlamento, dopo che aveva già trovato l’accordo con le autorità europee per una Brexit concordata. Insomma i parlamentari del Regno Unito, hanno frenato la stipula dell’accordo vincolandola alla applicazione ordinata di tutti i decreti, in modo tale da non danneggiare i cittadini. Dopo la condizione nuova che si è presentata il Premier è andato su tutte le fur...

Brexit: oggi si vota il Johnson deal

Il destino del Regno Unito in Europa si decide oggi in Parlamento. Seduta straordinaria infatti del Parlamento britannico, riunito di sabato - come in passato avvenuva solo in tempo di guerra -  per votare sull'accordo sul divorzio dall'Ue raggiunto in extremis dal premier conservatore Boris Johnson con Bruxelles. Se il premier Boris Johnson riesce ad ottenere i voti necessari in Parlame...

Dal referendum all'accordo: le tappe della Brexit

Fatto l'accordo, ora c'è da fare il voto. Boris Johnson centra l'obiettivo, mette in tasca l'intesa con Bruxelles e torna a girarsi verso Londra consapevole delle forti opposizioni dei laburisti e dei nordirlandesi del Dup. Nel bene o nel male, l'ultimo atto sarà il voto del Parlamento che, in qualche modo, metterà fine alla vicenda Brexit così come l'abbiamo conosciu...

Brexit, Johnson strappa l'accordo a Bruxelles

E'un giorno e mezzo dalla deadline imposta dalle opposizioni, Boris Johnson sembra aver strappato all'Ue quell'accordo paracadute che potrebbe consentire al Regno Unito di lasciare il novero di Bruxelles senza traumi, con qualche concessione in più sul tema backstop ma anche qualche malumore interno con cui fare i conti. Perché in realtà, accordo o meno, l'Unione è stata per bu...

Johnson arretra sul backstop, Brexit verso l'accordo

Le provano tutte Londra e Bruxelles: l'obiettivo è portare a termine l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue entro il 19, nel senso che entro quella data l'accordo dovrà essere approvato in tutte le sue parti, così da garantire la separazione del 31 del mese una formalità. Tra le variabili in campo, quella che vorrebbe il premier britannico, Boris Johnson, finalmente convinto a fa...

Boris, ammiraglio dell'Europa senza timone

Altro colpo di scena nel Regno Unito. La Corte Suprema, boccia l’intimazione del primo ministro Boris Johnson di chiusura del parlamento fino al 14 ottobre, perché a suo dire avrebbe intralciato la esigenza di procedere celermente alla definitiva uscita dall'Unione Europea. In questa vicenda va ricordato che il pittoresco primo ministro inglese aveva coinvolto anche la regina Elisabetta II, a...

Johnson contro tutti: cosa succede ora con la Brexit?

Prima e più semplice conseguenza: riaprire i battenti di Westminster e far tornare operativo il Parlamento. Il resto sarà tutto da vedere per Boris Johnson, il primo ministro rimasto falco della Brexit, che lancia un boomerang da una tonnellata decidendo di sospendere i Comuni per poi ritrovarselo nuovamente addosso quando i giudici della Corte Suprema confermano il pronunciamento dell'Alta c...

Brexit, Corte Suprema dichiara illegale lo stop del Parlamento

La Corte Suprema britannica ha dichiarato illegale la sospensione (prorogation) del Parlamento voluta dal primo ministro Tory, Boris Johnson, avvenuta nel pieno della crisi sulla Brexit, accogliendo di fatto le argomentazioni dei ricorsi presentati dagli oppositori del governo e dagli sttivisti pro Remain. Il verdetto è stato raggiunto all'unanimità dal collegio formato da undici giudici. Le...

IndyRef, la Scozia a cinque anni dalla scelta pro-Uk

C'era un'aria particolare cinque anni fa in Scozia, dove i nazionalisti esponevano kilt in tartan più o meno sulle stesse strade in cui altri cittadini tiravano fuori l'Union Jack, tanto per ricordare che la St. Andrew's Cross fa da base alla bandiera del Regno Unito. Un clima tutto sommato sereno per un Paese che si apprestava a un voto potenzialmente rivoluzionario, tanto da ...

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