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Come gestire la demenza e l’Alzheimer in quarantena (AUDIO)

E’ davvero difficile questa quarantena che ci impone una reclusione serrata. In una casa angusta, il tempo si dilata e diventa monotono. Le giornate scorrono lente e non ce ne accorgiamo nemmeno. Alcuni in casa devono anche prendersi cura del proprio caro affetto da demenza o da Alzheimer. E la situazione si complica irrimediabilmente. Come bisogna gestire tutto ciò? Come si spiega loro il Coronav...

Un concorso letterario per raccontare l’Alzheimer

L’Associazione de Banfield di Tiestre indice un concorso letterario intitolato “La Nonna sul Pianeta blu. Brevi racconti di memoria smarrita”, tratto dalla frase di un famigliare che si prende cura del parente malato, che si pone l’obiettivo di raccogliere le storie dei signori e delle signore che soffrono di Alzheimer. Il concorso era aperto a tutti per l'invio di brevi racconti dedicati alla "me...

Creato il primo neurone artificiale in silicio

E'stato creato in laboratorio il primo neurone artificiale in silicio. i Neuroni sono le cellule del tessuto nervoso. Grazie alle sue peculiari proprietà fisiologiche e chimiche, sono in grado di ricevere, elaborare e trasmettere impulsi nervosi sia eccitatori che inibitori, nonché di produrre sostanze denominate neurosecreti. Il nuovo neurone "artificilale" risponde ai segnali del sistema ne...

Una speranza per la malattia cancella-ricordi

Scoperta una rara mutazione “scudo” contro l'Alzheimer. Proprio la presenza di una rara alterazione nel gene ApoE3 sembrerebbe infatti aver protetto una donna dallo sviluppo dei sintomi associati alla malattia di Alzheimer che colpisce circa 48 milioni di persone in tutto il mondo e il numero dovrebbe aumentare con l'invecchiamento della popolazione. Sintomi tardivi “Isolata nel Dna di...

Uova e soia: un aiuto contro l'Alzheimer

Mangiare prodotti a base di soia e uova può proteggere dalla demenza e aiutarci a pensare e ricordare meglio. L' "ingrediente segreto" di questi alimenti è la fosfatidilcolina, una sostanza presente in quei cibi e già nota per i suoi effetti benefici sul cervello. Un’arma in più in una guerra dove non esistono ancora farmaci per la prevenzione. Gli autori di questa ricerca sono degli scienzia...

Alzheimer: ecco perché le donne sono più a rischio

E'stata identificata la causa della maggior familiarità delle donne rispetto agli uomini con il morbo di Alzheimer. E' noto da anni infatti che il gentil sesso è maggiormente a rischio di ammalarsi di questa forma rdi demenza degenerativa progressivamente invalidante con esordio prevalentemente oltre i 65 anni. A spiegarlo sono due diversi studi presentati all'Alzheimer's Assoc...

“Prevenire l'Alzheimer è possibile, ecco come”

Un giorno dopo l’altro, impercettibilmente, la memoria comincia ad affievolirsi, i gesti quotidiani diventano più difficili da compiere e lentamente, molto lentamente, arriva il vuoto. Lo specchio riflette un volto, il nostro, sconosciuto come quello delle persone che ci circondano. La vita diventa il nulla. È la malattia di Alzheimer, il buio che fa paura, la sofferenza inevitabile di chi la sper...

La scarsa igiene orale provoca l'Alzheimer?

Novità sul fronte della ricerca sulle cause dell'Alzheimer, la forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante con esordio prevalentemente in età presenile, vale a dire oltre i 65 anni - ma può manifestarsi anche in epoca precedente. Il mobo è invalidante: con l'avanzare della malattia, infatti, il quadro clinico del malato prevede confusione, irritabilità e aggress...

Un algoritmo per predire l’Alzheimer

L'intelligenza artificiale può portare ad una diagnosi precoce dell'Alzheimer. Lo dimostra uno studio dell'università della California e pubblicato sulla rivista Radiology. Nello studio i ricercatori hanno messo a punto un algoritmo di apprendimento profondo in grado di individuare i cambiamenti metabolici predittivi della malattia di Amzheimer. L'apprendimento profondo (in inglese deep lear...

Pensionato uccide la moglie malata, poi si toglie la vita

Una tragedia familiare ha sconvolto un condominio di Via Signorini, nella periferia nord-est di Torino: un uomo, pensionato di 70 anni, ha ucciso sua moglie sparando contro di lei con una pistola, prima di uccidersi con la stessa arma. La donna, a quanto sembra, soffriva da almeno due anni del morbo di Alzheimer. Il marito, che deteneva regolarmente la sua arma, ha raccontato in una lettera, lasci...

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