Continua il momento d’oro di Lazio e Atalanta in Europa League. A suon di gol, Inazghi e Gasperini ipotecano il passaggio ai sedicesimi del torneo continentale. I biancocelesti vincono in rimonta per 3 a 1 in casa del Nizza: per il club capitolino è la terza vittoria in altrettante partite. Anche l’Atalanta cala il tris, portandosi in testa al girone. Pessima, invece, la prestazione del Milan, che a San Siro, contro l’Aek Atene, non va oltre lo 0-0, dimostrandosi non all’altezza della competizione. Inevitabili i fischi dei tifosi.
Nizza vs Lazio
Inzaghi ricorre al turnover: a riposo Immobile e Luis Alberto, così come Parolo e Lucas Leiva. Spazio a Murgia e Di Gennaro in mezzo al campo e per Nani in attacco insieme a Caicedo come unica punta. La partita è avvincente fin dal fischio d’inizio: al 4′ Balotelli con un preciso colpo di testa sblocca il risultato, ma meno di un minuto dopo i biancocelesti trovano il pareggio con Caicedo, che sorprende Cardinale in uscita dopo una incomprensione con Dante. Dopo i guizzi iniziali, le squadre si controllano senza scoprirsi più di tanto. Al 36′ Cardinale rischia sul tiro da fuori area di Nani, con Radu che si avventa sul pallone e prende in pieno la traversa. Verso la fine del primo tempo anche i francesi sfiorano il vantaggio con Luiz Felipe che però non conclude. Nella ripresa è ancora il Nizza a dominare, con Balotelli che manda in alto la palla dopo una bella combinazione con Sneijder. Al 60′ Inzaghi pompa energia nuova in attacco: Immobile e Luis Alberto al posto di Nani e Di Gennaro. I biancocelesti passano in vantaggio, ma con Milinkovic-Savic. Il centrocampista insacca di prima da centro area sul servizio rasoterra dalla sinistra di Caicedo, imbeccato da Radu in verticale. Il Nizza fatica a riorganizzarsi, ma la Lazio chiude i conti a un minuto dalla fine, sempre con il serbo: colpo di testa vincente sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Inzaghi: “Ora viene la parte difficile”
“E’ un ottimo momento, ma dobbiamo continuare così perché ora viene il difficile”. Questo il commento del tecnico della Lazio dopo il successo sul campo del Nizza. “I ragazzi sono stati bravi a vincere una partita non semplice. Il Nizza è una squadra di ottimi giocatori, sono contento della nostra prestazione: nel primo tempo abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo, ma siamo stati bravi a restare in partita e poi vincere un match importante. Nani? Si è impegnato tanto, ma non lo abbiamo servito nel migliore dei modi: può fare meglio e farà sicuramente meglio. Non dimentichiamo cosa è successo a inizio stagione con Caicedo, che ora sta facendo benissimo. Qualificazione fatta? Non è ancora matematica, ma siamo a buon punto”.
Atalanta vs Apollon
Il Mapei Stadium applaude l’Atalanta che si aggiudica per 3-1 la sfida con l’Apollon Limassol, portandosi molto vicina alla qualificazione alla fase a eliminazione diretta. Sette punti in tre partite per gli uomini di Gasperini. Tra i protagonisti della serata ci sono il Papu Gomez e Ilicic, che mettono subito in chiaro che per l’Apollon sarà una serata difficile. Al 12′ Spinazzola sorpassa Joao Pedro e serve a Ilicic un pallone che è impossibile da sbagliare. L’Atalanta inizia a dilagare, ma il sogno del raddoppio si infrange a più riprese. Gasperini vuole archiviare la pratica, memore anche della delusione di Genova di domenica, ma né Petagna né Gomez riescono a far gonfiare la rete. L’Apollon, dal canto suo, si rende pericoloso solo al 42′ con un tiro sinistro di Jander. Nella ripresa stesso copione, con l’Atalanta ancora aggressiva, ma anche sta volta Petagna e Gomez non concludono. L’Apollon immette linfa nuova con gli ingressi di Zelaya e Alex per Maglica e Allan, ma i tentativi della Dea continuano a sbattere sui guantoni di Bruno. Il risultato cambia al 59′, con Hateboer che perde Schembri in area piccola. L’attaccante ne approfitta e firma l’1-1 di testa sull’assist di Jakolis. Tutto da rifare per l’Atalanta, con Masiello che spreca di testa pochi secondi dopo il pari e Gomez che centra la traversa a tu per tu con Bruno: ci pensa ancora Ilicic. Dello sloveno il corner che Petagna, complice un’indecisione in uscita di Bruno, trasforma di testa nel 2-1; suo il colpo di petto che smarca Freuler per il tris.
Milan vs Aek Atene
In un match privo di emozioni fino alla mezz’ora, a San Siro il Milan pareggia contro l’Aek Atene. Da dimenticare completamente il primo tempo dei rossoneri, anche grazie all’ottima tenuta della linea difensiva greca, capace di limitare l’avanzata della squadra di Montella. La prima occasione dei padroni di casa arriva solo all’ultimo minuto del primo tempo, grazie ad un’iniziativa personale di Andrè Silva poi murata dalla difesa greca, abilissima anche a stoppare anche il successivo tiro in porta di Bonaventura. L’avvio di ripresa è ancora piuttosto blando per il Milan, che rischia grosso su di un’iniziativa di Mantalos, bravo a lasciare sul posto Bonucci, ma murato da Musacchio. Prova a risvegliare i rossoneri Locatelli con un gran tiro, che però viene deviato in corner dal portiere ospite Anestis. Sul calcio d’angolo successivo Andrè Silva prende il tempo all’avversario, ma il suo colpo di testa è fuori misura. Il Milan inizia a vedersi al 10′ della ripresa, quando si avvicina alla rete con Calhanoglu che tira a botta sicura, ma trova sulla sua strada Anestis. Poi Suso serve Cutrone, ma il suo colpo di testa è troppo centrale. Montella prova a sbloccarla inserendo il rientrante Kalinic per Andrè Silva, ma il più pericoloso è Rodriguez che su punizione impegna il portiere greco in angolo. La spinta dei rossoneri continua con Cutrone che trova spazio per il tiro in area su assist di Kalinic, ma Anestis gli copre miracolosamente la porta. Il numero uno greco si ripete anche a dieci dal termine, quando Suso entra in area e lo affronta, ma invece di passarla al centro per Cutrone prova la conclusione di sinistro, poi deviata in corner. Ci prova anche Bakasetas su punizione, ma Donnarumma ci mette i guantoni. Al novantesimo, ancora su punizione, ci prova anche Calhanoglu, fino a quel momento inesistente, ma Anestis conferma la sua serata positiva. In pieno recupero, con il Milan tutto in avanti alla ricerca della rete della vittoria, è però l’Aek a sfiorare il gol partita con Araujo. Al triplice fischio finale è tutto San Siro a fischiare il Milan.
Montella: “E’ un momento complesso”
“E’ un momento complesso, se oggi avessimo vinto ci sarebbe stato più entusiasmo, ma la partita l’abbiamo fatta. Il primo tempo e’ stato al di sotto rispetto a quello che mi aspettavo, poi nella ripresa abbiamo messo la rabbia che andava messa prima, ma non siamo stati capaci di concretizzare contro una squadra che si è difesa bene – dice Montella al termine del match -. Siamo comunque primi in classifica e questo e’ un fatto che non dobbiamo sottovalutare”. E sui fischi afferma: “Pesano ancora le tre sconfitte in campionato, è per questo che i tifosi hanno espresso il loro disappunto oggi, non credo per la prestazione odierna. Manca la scintilla, manca soprattutto il fiammifero che dobbiamo accendere noi stessi. Questa è una squadra che ha delle qualità, ma i ragazzi sono un po’ bloccati, dobbiamo superarlo. Questo è il mio compito per oggi, ieri e domani per farli esprimere in modo più fluido e spensieratezza”.
Locatelli: “San Siro ha tutte le ragioni per fischiarci”
“I fischi di San Siro? Hanno tutte le ragioni. Siamo una grande squadra ma dobbiamo dimostrarlo coi fatti e non con le parole. Dobbiamo migliorare molto per non deludere i tifosi – dice Locatelli, commentando la sconfitta in Europa League con l’Aek Atene -. Dobbiamo essere più cinici sotto porta, dobbiamo lavorare duro e sono certo che verranno tempi migliori. Siamo tutti uniti, dobbiamo migliorare e cercare di crescere”.