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Valencia, Lorenzo davanti a tutti nelle libere

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Venerdì di libere a Valencia, dove domenica prossima Marc Marquez e Andrea Dovizioso si contenderanno il titolo mondiale della classe MotoGp. Nella seconda sessione sul circuito de la Comunitat, a dominare è stata la Ducati di Jorge Lorenzo che ha fatto registrare il tempo di 1'30''649 con doppia mescola soft, più veloce rispetto al compagno di squadra forlivese, terzo a 0''309 dal maiorchino. In mezzo alle due Desmosedici, si è piazzata la Honda di Daniel Perdosa, a 0″122 dal connazionale. Fanno decisamente peggio le due Yamaha di Rossi e Vinales, rispettivamente 9°, a +0″848, e 11esimo. Una tornata di libere che, a ogni modo, ha sorriso a Dovizioso: il ducatista è infatti riuscito a precedere il rivale Marquez, caduto nella fase conclusiva della sessione e staccato di 0″603 da Lorenzo. Davanti a lui si è messo anche il francese Zarco, lontano 0″414.

Marquez cade

Presupposti positivi, dunque, in vista delle qualifiche del weekend. Dovizioso, distante 23 punti dal leader del Mondiale, è costretto a vincere l'ultimo Gp stagionale (sarebbe il settimo complessivo della sua straordinaria annata) e sperare in un risultato modesto del rivale. Il superfavorito resta quindi lo spagnolo che, però, durante la sessione di libere ha collezionato la caduta numero 26 della sua stagione, fra prove e gare. Numeri che il campione iridato dovrà tenere in seria considerazione cercando di ottimizzare la tenuta in pista e rischiare poco per centrare il bis mondiale. Questo, ovviamente, dipenderà da cosa accadrà in pista, con Dovizioso e la Ducati apparsi in buona forma e decisi a giocarsi tutto in gara.

Flop Yamaha

Altre risposte arriveranno certamente dalle qualifiche del sabato, al termine delle quali verrà disegnata la griglia di partenza dell'ultimo appuntamento stagionale di questo emozionante Mondiale. Restando in attesa di conoscere chi sarà il campione del mondo, qualche sentenza il campionato l'ha già data riscontrando in Maverick Vinales e nella Yamaha i flop stagionali. Le M1 dello spagnolo e di Rossi, date per favorite alla vigilia, hanno lasciato in eredità le illusioni (rimaste tali) di inizio stagione, portate dalla doppietta di Vinales in Qatar e a Termas de Rio Hondo. Da lì, fatta eccezione per l'exploit di Le Mans, il percorso dello spagnolo e del team di Iwata è stato si è sviluppato in calando, con seri problemi di tenuta accusati in pista e palesati anche dal confronto con le Yamaha non ufficiali, a volte persino migliori sotto questo aspetto. Per Dovizioso, invece, il rischio è che il passaggio a vuoto in Australia (dove ha chiuso 13esimo) possa rivelarsi una macchia fatale di un'ascesa fin qui meravigliosa. Una cosa, comunque, è certa: il forlivese le sue carte se le giocherà fino all'ultima curva.

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