Conto alla rovescia, in Gabon, per il fischio d’inizio dell’edizione numero 31 della Coppa della nazioni africane, il più importante evento calcistico del Continente nero. A molte federazioni fa storcere il naso, perché cade durante il regolare svolgimento della stagione ma, per giocatori e tifosi coinvolti, si tratta di uno fra più i importanti appuntamenti della loro vita sportiva, al pari di qualsiasi Copa America o di un Europeo, forse di più. Anzi, sicuramente di più, tanto che gli atleti dei vari Stati assai difficilmente rinunciano alla possibilità di parteciparvi e, in tal modo, contendersi la possibilità di conquistare l’ambito trono continentale.
L’organizzazione del torneo, per la seconda volta nelle ultime 4 edizioni, sarà a cura dello Stato del Gabon (dopo la rassegna congiunta del 2012 con la Guinea Equatoriale) e, mai come quest’anno, vedrà sfidarsi sul campo un’ampia parata di campioni, sottratti per qualche settimana ai principali team europei anche se, in fondo, le favorite restano le stesse di sempre: Costa d’Avorio, fresca vincitrice dell’edizione 2015, le Balck Stars del Ghana, o la consueta potenza storica del Camerun. Ma, forse, potrebbe essere la volta buona per l’imposizione di qualche outsider: prima fra tutte, la stessa nazione ospitante, inserita in un gruppo piuttosto agevole (con Camerun, Burkina Faso e Guinea-Bissau) e trascinata da stelle come Pierre-Emerick Aubameyang e Mario Lemina; occhio però anche all’Algeria di Riyad Mahrez, appena nominato calciatore africano dell’anno, così come all’Egitto del romanista Mohamed Salah, capace di infilare tre successi consecutivi tra il 2006 e il 2010.
Qualche speranza, però, la nutre anche il Senegal, inatteso protagonista del Campionato mondiale nippo-coreano del 2002, nonché finalista, nello stesso anno, della competizione continentale, persa ai rigori contro i “Leoni indomabili” del Camerun. Negli ultimi 15 anni, tuttavia, la selezione senegalese ha riscontrato ben pochi successi, cadendo nel dimenticatoio calcistico e restando perlopiù ancorata al ricordo di quanto accaduto in terra asiatica. Stavolta, però, i “Leoni della Teranga” potranno contare sul sicuro apporto di giocatori di talento, come il laziale Keita Baldé o l’atalantino Kessié, così come sul favore del botteghino.
Il primo match verrà disputato, come di consueto, dai padroni di casa, i quali ospiteranno l’esordiente Guinea-Bissau allo Stade d’Agondjé. Una buona opportunità per le “Pantere” di iniziare con il piede giusto il cammino nella rassegna casalinga. Tenendo ben presente, però, come la voglia di far bene sia tipica di chiunque partecipi a questo torneo. La vittoria (più che a sorpresa) dello Zambia nel 2012, in questo senso, insegna davvero molto.