Terzo centro in 9 anni per l'Atletico Madrid che, al Parc Olympique Lionnais, rifila tre sberle al Marsiglia e si aggiudica la terza Europa League della sua storia, confermando il suo oramai più che consolidato blasone a livello europeo e cancellando con un colpo di spugna la delusione per l'eliminazione dai gironi di Champions, raccogliendo il giusto premio per quanto fatto vedere nella seconda rassegna europea. Onore delle armi ai francesi di Rudi Garcia, in partita per la prima mezz'ora ma poi travolti dalla prepotenza tecnica di Griezmann (doppietta) e compagni, grazie ai quali l'Europa League torna a parlare spagnolo dopo il successo del Manchester United che, lo scorso anno, aveva interrotto l'egemonia del Siviglia. Grande soddisfazione anche per il Cholo Simeone, confinato in tribuna da una squalifica ma, come nel 2012, vero artefice di questo successo.
Griezmann la sblocca
Con il Real atteso dalla finalissima di Kiev contro il Liverpool, una buona metà di Madrid sta già festeggiando: i Colchoneros annientano un Marsiglia a secco di successi europei da 25 anni (Champions nel 1993) e tradito sul più bello da un errore in fase di appoggio che ha spianato a Griezmann la strada del vantaggio madrileno e, più in generale, di un successo a mani basse. Va detto che, al netto delle numerose variabili di una partita secca, i pronostici della vigilia remavano praticamente tutti in direzione dei Rojiblancos. Tutto confermato, nonostante la buona partenza dei francesi che sfiorano il vantaggio con Germain in avvio e tengono botta fino al 21', quando accade il patatrac: il portiere Mandanda, pressato, scarica il pallone sulla trequarti dove Anguissa se lo lascia sfuggire, armando il tocco rapido di capitan Gabi per Griezmann che, a tu per tu col numero uno, lo spiazza con calma glaciale, portando i suoi sull'1-0. Dieci minuti dopo, al 31', Garcia perde il capitano Payet, fermato da un infortunio, intuendo probabilmente gli indizi di una serata storta.
Grizou-Gabi, festa Colcho
Avvio di ripresa e arriva subito la doccia fredda per i marsigliesi, firmata ancora Griezmann: le Petit diable, lanciato a rete verso Mandanda, opta per lo scavetto sul portierone in uscita, regalando il raddoppio ai suoi e, praticamente, chiudendo la contesa a 40 minuti dal termine della gara. Di lì in poi, infatti, il Marsiglia non riesce a riprendersi, pure privato com'è del suo uomo migliore. Per vedere traccia dei francesi, dopo tre quarti di tempo a ritmo di cholismo, bisogna attendere l'81', quando il subentrato Mitroglu scuote il Parc OL colpendo un legno clamoroso. Il rischio di vedere improvvisamente la partita riaprirsi ridesta l'Atletico che, con il capitano Gabi, indovina il diagonale che vale il 3-0. Il tutto con il Nino Torres entrato in campo da qualche minuto, giusto in tempo perché lo stesso Gabi gli conceda l'onore di alzare al cielo il trofeo. Per lui, in più di 15 anni complessivi di Atletico (10 e mezzo da professionista) è il primo in assoluto in quello che pare sarà il suo ultimo anno: di sicuro una bella soddisfazione.