Tragedia nel mondo dello sport, Linda Scattolin, la triatleta padovana investita sabato mattina mentre si stava allenando in Sudafrica, è deceduta nella notte. L’atleta forlivese coinvolta in un drammatico incidente stradale che ha causato la morte di altre tre giocatori della squadra del Franschhoek Rugby Club e una trentina di feriti domenica scorsa, avvenuto in Sud Africa, mentre si trovava in allenamento con un’altra atleta azzurra, Edith Niederfriniger di Merano. Le due donne si stavano allenando in bici nella zona di Franschhoek Pass e un bus che trasportava una squadra di rugby, a causa di un problemi ai freni si è cappottato e le ha investite.
L’annuncio è stato dato dai colleghi e amici vicini a lei dal momento del suo ricovero in ospedale a Cape Town. Nella prima mattinata di oggi è comparso il seguente messaggio nella pagina Facebook “Edith & Linda”, aperta per seguire le condizioni di salute sue e dell’amica. “Cari amici, cari atleti. Brutte notizie: “Linda non è più con noi. E’ deceduta questa notte. R.I.P. Vi aggiornerò nelle prossime ore”. Subito dopo si aggiunge il messaggio, sempre dal profilo Facebook, di Dario Nardone, triatleta e amico di Linda: “Purtroppo non c’è altro modo di dare questa terribile notizia. Linda questa notte è morta. Uniamoci, stringiamoci e diamoci forza vicendevolmente per affrontare questa sofferenza atroce e per sostenere Edith e i cari di Linda”.
Tra mercoledì e giovedì l’atleta era stata sottoposta ad un primo intervento chirurgico. Ma era in programma per lunedì quello più importante e rischioso, necessario a riaggiustare la frattura alla vertebra cervicale: purtroppo si è arresa prima e durante la notte il suo cuore ha smesso di battere. A preoccupare maggiormente i medici era stato fin da subito una paralisi alla parte destra del corpo, non dalla vita in giù come si sarebbe potuto immaginare a causa della frattura alla vertebra cervicale ma solo della parte destra del corpo, cosa che faceva temera una prolungata interruzione del flusso di sangue a livello cerebrale, infatti Linda non riusciva a parlare. La ragazza è stata immediatamente messa in coma farmacologico. Il 29 marzo avrebbe dovuto partecipare all’Ironman African Championship South Africa, una massacrante gara fatta si nuoto, corsa e bici. È stata campionessa italiana di triathlon olimpico Vigili del fuoco nel 2010 e 2011 e campionessa italiana di categoria distanza lunga (4km di nuoto, 120 di bici e 30 di corsa). A questa difficile specialità ci è arrivata dopo un passato sportivo trascorso nell’atletica, come velocista con la casacca dell’Edera di Forlì.
Sconvolta dalla notizia, la compagna di vita e di allenamenti Edith Niederfriniger versa in condizioni stazionarie e non gravi: ha già ricevuto numerosi punti di sutura a una profonda ferita sul fianco, dovrà subire un intervento a tibia e perone per l’introduzione di placche metalliche e riporta la frattura di una clavicola. L’incidente aveva sconvolto il mondo dello sport padovano che si era subito mobilitato per aiutare le famiglie delle due ragazze a sostenere le molte spese, soprattutto mediche. Ma ora il tragico esito, che purtroppo annulla ogni speranza.