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Tracollo Napoli, Juve a – 1

Il Napoli cade al San Polo contro una Roma brillante e ben impostata che vince in rimonta 2-4, facendo esultare la Juve, ora a solo un punto di distanza dai pertenoepi. Dopo l'iniziale vantaggio degli azzurri, firmato da Insigne, Under, Dzeko (autore di una splendida doppietta), e Perotti cambiano l'esito del match; inutile, nel recupero, la rete di Mertens. Il Napoli ha un solo punto di vantaggio sulla Juventus, che però deve recuperare la gara interna di domenica scorsa contro l'Atalanta (rinviata a causa della neve). Di contro, i capitolini si sono riportati al terzo posto in classifica, scavalcando la Lazio, battuta proprio dai campioni d'Italia in carica, e l'Inter dell'ex Spalletti, questa sera in scena nel derby della Madonnina. Nel primo anticipo della 27ma giornata di Serie A, Spal si aggiudica il derby emiliano battendo il Bologna, rilanciandosi in prospettiva salvezza. Di Grassi, a inizio ripresa, la rete decisiva per i ferraresi, agevolati anche dal fatto di aver giocato per 80 minuti con un uomo in più a causa dell'espulsione di Gonzalez per fallo da ultimo uomo. Brividi all'ultimo minuto, quando Destro a un passo dalla linea di porta, commette un errore clamoroso.

Napoli vs Roma

Avvio spirt degli ospiti: a poco più di un minuto dal fischio d'inizio, Dzeko ruba palla in pressing e crossa per Perotti, il quale da ottima posizione, di testa, manca clamorosamente la porta. Subito dopo Insigne, sul filo del fuorigioco, da solo davanti ad Alisson ma il suo è un tiro debole e centrale. Al 6' è proprio Insigne a sbloccare il risultato: su un cross da sinistra di Mario Rui, il capitano degli azzurri supera il portiere giallorosso con un tocco di piatto destro. Ma la Roma non si lascia influenzare e al 7' trova il pareggio grazie a un tiro beffardo di Under, con traiettoria cambiata imparabilmente per Reina dallo sfortunato Mario Rui. Il Napoli rialza la testa e al 17' sempre Insigne, su assit al volo di Callejon, chiama Allison all'ennesimo miracolo della sua straordinaria stagione. Al 24' lo “scugnizzo” tenta un destro a girare ma la sfera termina di poco alta e larga. Gli ospiti non abbassano la guardia e al 26' completano la rimonta: azione lunga, cross da destra di Florenzi e stacco di testa di Dzeko che sovrasta Albiol: la testata del bosniaco si rivela vincente e molto angolata. Al 31' il tiro di Mertens viene deviato in corner da Manolas, e dieci minuti dopo Alisson blocca il tiro centrale di Insigne. Nella ripresa i ritmi sono più lenti. Al 13' Alisson nega ancora una volta il gol a Insigne, su un bel tiro al volo da buona posizione. Sul seguente corner, Callejon colpisce il palo direttamente dalla bandierina. Al 20', Insigne sfiora il palo. La Roma pressa e colpisce di nuovo al 28': su contropiede orchestrato da Kolarov, Dzeko riceve palla al limite dell'area e con un sinistro a giro fredda Reina. 1-3. Poco dopo, al 31', doppio intervento prodigioso di Alisson su un indomito Insigne. Al 34' ecco il poker giallorosso, a firma di Perotti, che approfitta di una gaffe di tacco di Mario Rui. Al 39', Florenzi salva il risultato sulla linea, dopo la botta di Mertens su punizione indiretta da dentro l'area. Ed è prorpio il “folletto” al 47' del secondo tempo ad accorciare le distanze. Una rete inutile: al fischio finale il risultato è di 2-4.

Lazio vs Juve

Nei primi minuti la Juve tiene bene il campo e al 10' si procura la prima grande occasione del match: sulla punizione battuta da Pjanic, Mandzukic colpisce male di testa il pallone del vantaggio. Poi la Lazio prende in mano la partita. Inzaghi non rinuncia ai titolari nonostante i 120 minuti giocati mercoledì sera contro il Milan. Il pressing dei biancocelesti sui centrocampisti avversari mette in difficoltà i bianconeri nella fase centrale del primo tempo, quando la Lazio impegna Buffon per tre volte in pochi minuti con Milinkovic-Savic, Immobile e Luis Alberto. Allegri decide allora di passare alla difesa a quattro e la Juve torna a guadagnare campo e occasioni, anche se soltanto da calcio piazzato. Al 29' autogol di Lukaku, rete annullata perché pochi istanti prima, Banti sanziona un fallo in attacco commesso da Rugani, mentre il destro di Khedira dieci minuti dopo è impreciso. Nella ripresa i ritmi si abbassano, complice la stanchezza che frena entrambe le squadre. La Lazio abbassa il baricentro e pensa quasi esclusivamente alla fase difensiva, ancor più dal 57' quando Allegri manda in campo Douglas Costa per Lichtsteiner. Il secondo tempo è letteralmente noioso; l'emozione più grande è rappresentata dall'intervento pericoloso di Benatia su Leiva nell'area bianconera al 63', ma il direttore di gara non concede il rigore ai padroni di casa. Neppure i cambi (Felipe Anderson e Caicedo per la Lazio, Alex Sandro per la Juve) modificano lo spartito del match. A pochi secondi dal triplice fischio finale, ecco il guizzo della Juve: Dybala salta Luiz Felipe e in scivolata batte Strakosha.

Spal vs Bologna

Su di un campo reso pesante e ai limiti della praticabilità da tre giorni consecutivi pioggia e neve, Spal e Bologna si affrontano a viso aperto fin dai primi minuti di gioco. Sono i padroni di casa a premere con più convinzione e ad attaccare con l'acceleratore schiacciato, con i rossoblu pronti a colpire in contropiede sfruttando le qualità di Verdi, Di Francesco e Destro. Bologna che però perde Poli dopo pochi minuti per infortunio e subito dopo rimane in dieci uomini a causa dell'espulsione di Gonzalez per fallo su chiara occasione da gol, con Antenucci lanciato a rete. Punizione affidata a Federico Viviani, palla rasoterra sotto la barriera, ma il suo tiro finisce fuori di poco. La Spal è arrembante e con Grassi sfiora nuovamente il vantaggio con una bella occasione da fuori area e finita di un soffio out. Sospinti da un pubblico molto caldo e dalla possibilità di giocare 80 minuti in superiorità numerica, i ferraresi chiudono il Bologna nella propria metà campo sospinti dalle folate di Lazzari a destra e dalla verve di Antenucci in avanti. E proprio il numero sette della Spal con una bella palla a giro dalla destra manda la sfera di poco a lato della porta difesa da Mirante. Su di un'iniziativa da sinistra di Kurtic, il pallone arriva al centro per Lazzari, il quale però spara in tribuna. Il Bologna potrebbe addirittura rimanere in nove dopo un'entrata pericolosissima di Donsah su Kurtic, ma Rocchi tiene conto delle condizioni del campo e rifila solo un giallo al giocatore rossoblu. Dopo 45 minuti di gioco comunque, la difesa del Bologna regge e il risultato rimane sullo 0 a 0. A inizio ripresa però, la Spal passa in vantaggio grazie ad un gran tiro al volo di Grassi da fuori area sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il Bologna prova a reagire, ma la difesa biancoazzurra non corre mai grossi rischi e Meret rimane inoperoso fino all'ultimo dei 4 minuti di recupero concessi dall'ottimo Rocchi, quando Destro, liberato tutto solo da Orsolini a 5 centimetri dalla porta, sbaglia un gol clamoroso.

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