Una volta gioivamo per il risultato di una gara, per una vittoria, un buon piazzamento. Ora, invece, per lāesito negativo del test antidoping. Lāultimo esame effettuato a sorpresa il 22 giugno scorso su Alex Schwazer non ha evidenziato la presenza di sostanze proibite. La notizia positiva ĆØ arrivata da fonti vicine alla difesa dellāatleta presenti a Firenze. Durante il controllo, disposto dal Coni, al marciatore altoatesino erano state prelevate le urine mentre si trovava nella sua casa di Racines (Bolzano). Nel test del primo gennaio, invece, erano state trovate tracce di testosterone e per tale motivo Schwazer era stato sospeso. Lāoro olimpico di Pechino 2008 ha fatto ricorso e il caso sarĆ giudicato dal Tas (Tribunale Arbitrale dello Sport) in Brasile lā8 agosto. Lāappello rappresenta lāultima possibilitĆ per essere ammesso ai Giochi.
Per lāavvocato dellāatleta azzurro i risultati dellāultimo esame dimostrano la buona fede di Schwazer: āAnche questo test conferma la completa estraneitĆ di Alex, all’udienza faremo valere le sue ragioni. Anche nel test del primo gennaio ci sono dei vizi e non puĆ² essere considerata una provaā. Se il Tas dovesse dare lāok il podista potrebbe partecipare alla 20 km di marcia del 12 agosto e alla 50 km prevista per la settimana successiva. Per Schwazer questo ĆØ il ventesimo controllo subƬto dal 2015 sia dal Coni, sia dalla Iaaf. Il marciatore ĆØ stato sottoposto a 20 controlli antidoping ufficiali, sia da parte del Coni, sia da parte della Iaaf, negli ultimi tre mesi del 2015 e nei primi sei mesi del 2016, sia su urina, sia su sangue. I controlli sono stati fatti tutti a sorpresa e quasi tutti fuori dalle competizioni.