Il Barcellona trionfa a Tblisi al termine di una spettacolare finale di Supercoppa Europea con il Siviglia. Uno show mai visto in questa competizione, andato in scena grazie a prodezze e sbavature difensive. A dare inizio ai fuochi di artificio sono le tre punizioni che, dal 3′ al 16′, si sono tramutate in altrettante reti, due di Messi (le sue prodezze dal limite, con il sinistro, hanno ricordato quelle di Maradona) e una di Banega, altro argentino. La terza rete dei catalani, di Rafinha su passaggio di Suarez dopo che Beto aveva respinto una conclusione dell’uruguayano, sembra chiudere la partita e il Barcellona ha il torto di sedersi dopo la quarta rete, realizzata da Suarez al 7′ della ripresa.
Il Siviglia non si arrende trascinato dalla grinta del suo allenatore Unai Emery, che alla 20/a sfida personale con i blaugrana continua a non averne vinta una, cosi’ favoriti dal fatto che Messi ha un calo vistoso, gli andalusi si rifanno sotto grazie a Reyes, lasciato solo e servito alla perfezione da Vitolo. E lo stesso Vitolo subisce al 27′ un ingenuo fallo da rigore da parte di Mathieu. E’ rigore, che Gameiro trasforma. Luis Enrique, che in precedenza aveva sostituito capitan Iniesta con Sergi Roberto, si copre facendo entrare il difensore Bartra al posto di Rafinha, ma proprio il nuovo entrato poco dopo combina un mezzo pasticcio insieme a Dani Alves e permette a Immobile di servire l’altro nuovo acquisto Konoplyanka per il gol del 4-4, incredibile ma vero.
Si va ai supplementari, gli schemi sono saltati e le squadre si affrontano a viso aperto. Pedro entra e si fa subito ammonire, poi al 115′ decide il match: Messi calcia l’ennesima punizione dal limite e un avversario respinge con la mano. Sarebbe rigore ma l’argentino riprende al volo e calcia ancora, Beto riesce a metterci una mano ma non puo’ niente contro Pedro che si avventa sul pallone e regala un altro trofeo alla squadra che sta per lasciare. Evidentemente era destino, in un modo o nell’altro il Barcellona continua a fare la storia. E anche a dare spettacolo.