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Supercoppa Italiana, sarà Inter-Milan

Finale servita in Arabia: i rossoneri piegano in rimonta la Juventus e si preparano a sfidare i Campioni d’Italia

Il 6 gennaio, all’Al-Awwal-Park di Riyadh, la finale della Supercoppa Italiana, sarà derby di Milano tra Inter e Milan. Ai nerazzurri (2-0 ieri all’Atalanta), si uniscono i rossoneri che stasera hanno battuto in rimonta per 2-1 la Juventus. Brutto primo tempo, sbloccato da un guizzo di Yildiz. La Juve gioca meglio ma spreca molto. Nella ripresa, pareggia Pulisic su calcio di rigore e a stretto giro il Milan la chiude con  l’autorete di Gatti che condanna i bianconeri e regala la prima gioia al neo tecnico Sergio Conceição.

 Le scelte

Prima ufficiale per Sergio Conceição sulla panchina del Milan. Il tecnico portoghese sceglie il portiere Maignan quale capitano e si schiera con il 4-2-3-1. Davanti al portiere francese, agiscono Emerson Royal, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez. Bennacer e Fofana sono i due intermedi. In prima linea c’è Morata, con Pulisic, Reijnders e Jimenez a supporto.  Indisponibile Leao. Dal canto suo la Juventus si schiera a specchio con lo stesso modulo tattico. Sciolte da Thiago Motta tutte le riserve. In prima linea c’è Vlahovic, alle sue spalle Thiago Motta sceglie Koopmeiners, Mbangula e Francisco Conceição, figlio del tecnico del Milan, ma durante il riscaldamento il figlio d’arte si ferma tornando mestamente in panchina tra le lacrime: dentro Yildiz. In mezzo Locatelli e Thuram, dietro Savona, Gatti, Kalulu e McKennie davanti a Di Gregorio. Fischia il comasco Andrea Colombo.

Nella noia, lampo di Yildiz

Un primo tempo fotocopia della brutta sfida di campionato, con due squadre appiattite, frenate dalle alchimie di centrocampo, con Juve e Milan che si annullano. Rispetto a ieri, stadio esaurito e più partecipe. Ma il gioco latita. Parte meglio la squadra di Motta che però si perde negli ultimi venti metri con un Vlahovic impalpabile. Nella noia di Riyadh, il lampo del figlio della provvidenza, il turco Yildiz, in campo per caso, autore del gol che la sblocca. Mbangula va via per vie centrali, vede l’inserimento di Yildiz e lo premia con la difesa milanista presa in controgioco. La palla arriva al turco che in area fa partire un diagonale che si infila sul primo palo. Il Milan non reagisce, e la Juve continua a farsi pericolosa, con Royal bravo e reattivo a chiudere anticipando Mbangula. Ancora Yildiz, Maignan c’è, e al riposo è 1-0 Juve, più che legittimo.

La ribalta il Milan

Alla ripresa, riparte forte la formazione bianconera. Yildiz è ispirato, raccoglie un invito di Koopmeiners dopo un errore in costruzione dell’evanescente Bennacer, e lascia partire un destro incrociato, fuori di un nulla. Ancora Yildiz, che mette in mezzo per Vlahovic che non inquadra la porta. Il Milan si scuote dal torpore, ci prova e a stretto giro costruisce la sua palla gol con Theo Hernandez che sbuca alle spalle di tutti su azione d’angolo, è solo ma il suo piatto finisce in curva. La partita si apre con il Milan che adesso spinge, Juve attenta nella fase difensiva. Arrivano i cambi: Conceição inserisce Abraham nella Juve tocca a Cambiaso e Nico Gonzalez, fuori Mbangula e Vlahovic. E il Milan la riprende, col beneficio di un calcio di rigore concesso per un fallo in area di Locatelli ai danni di Pulisic che va sul dischetto e trasforma: 1– 1 e tutto da rifare con venti minuti da giocare. Cambia l’inerzia della partita che passa nei piedi dei rossoneri che cinque minuti dopo il pari, la ribaltano. Musah va via a destra e mette in mezzo, sulla traiettoria interviene Gatti che devia alle spalle di Di Gregorio che era fuori dai pali. Adesso è la Juve a dover rincorrere e i bianconeri attaccano ventre a terra, ma non sfondano. Cinque di recupero, ma non bastano, con Gatti che spedisce sul fondo da due passi. In finale, contro l’Inter, va il Milan. Per i bianconeri, sfuma il primo obiettivo stagionale.

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