Si scrive Real, si legge favola. Quella madridista, di una squadra che in diciotto mesi ha letteralmente cambiato pelle, ha preso le sembianze del suo condottiero, Zidane, che l’ha plasmata a sua immagine e somiglianza e ne ha costruito un’armata invincibile. In diciotto mesi si è preso due Champions, due Supercoppe d’Europa, una Liga e un Mondiale per Club. E ieri sera ha messo una seria ipoteca anche sulla Supercoppa di Spagna. Il Real spadroneggia al Camp Nou, stravince contro i blaugrana (3-1) ancora narcotizzati dalla partenza di Neymar, finiti umiliati da uno strapotere tecnico tattico, da una fantasia e da un calcio champagne che a Madrid non si vedeva da anni.
In questo momento il Madrid è troppo per tutti. Lo è stato per lo United di Mourinho strapazzato a Skopje nella Supercoppa Europea, lo è stato anche per questo Barcellona che pure n on è l’ultimo arrivato. Oltretutto il finale è pure bugiardo perché al Madrid è stato annullato un gol regolarissimo di Asensio, negato un rigore solare su Ronaldo, ridotto in dieci per l’ingiusta espulsione del portoghese per proteste, mentre al Barça è stato concesso un penalty per un presunto fallo di Navas su Suarez che non c’era. Detta così, c’è poco da fare. Vinta meritatamente dalla squadra più forte.
Vantaggio Madrid grazie ad una autorete di Pique che ha deviato alle spalle di Ter Steghen un pallone velenoso di Benzema. Poi il pari di Messi su rigore che francamente non c’era e in mezzo un gol regolare annullato a Cr7. Ma nonostante la beffa il Real ha ripreso a macinare gioco alla sua maniera, e così sei minuti dopo il pari di Messi, è arrivato il gol capolavoro di Ronaldo con un destro mortificante finito alle spalle di Ter Steghen. Lo stesso Ronaldo ha pi chiesto un rigore per un contatto con Umtiti che l’ha steso in piena area, ma il pessimo De Burgos, ha punito con il rosso solo le proteste del portoghese. Real in dieci, ma ugualmente padrone tanto che sul finire Asensio la chiude con un sinistro sotto la traversa. Troppo Real anche per il Barcellona. Tra tre giorni si replica al Bernabeu e al Barça servirà molto più di un miracolo per sperare di portare a casa la Supercoppa, saldamente in mano di uno straripante Madrid.