“Qualche volta ho penalizzato Totti e mi dispiace, ma come ho sempre detto lo devo trattare come uno che fa parte di una squadra e devo fare delle scelte”. Alla vigilia della penultima giornata di campionato, il ct della Roma, Luciano Spalletti, torna a parlare di Totti, che il 28 maggio dovrebbe disputare la sua ultima partita da calciatore, in uno Stadio Olimpico che ha già registrato il sold-out. “Totti fa parte della squadra, è il giocatore più importante, il nostro simbolo e la nostra leggenda”, afferma il tecnico toscano in conferenza stampa, ma “anche nelle ultime partite” continuerà a mantenere la stessa linea tenuta finora: “Io faccio la formazione con il criterio di portare un vantaggio alla Roma e di tentare di vincere queste altre due partite. E nel ragionamento ci metto pure la gestione di Francesco”.
Pensiamo solo al Chievo
Spalletti smentisce la possibilità di un calo di concentrazione, ma sottolinea “il rischio di trovare una squadra forte” che crea dei problemi. “Mancano ancora due vittorie per arrivare davanti al Napoli”. Tuttavia, il ct non crede più al sogno scudetto: “Per noi è come avere la possibilità di rigiocare la partita di Porto, ci rigiochiamo la qualificazione in Champions contro Chievo e Genoa. Il campionato lo vince la Juventus, è stata la più forte, ha dettato il ritmo, lo merita. A noi non cambia niente: per entrambi gli obiettivi, anche per far avverare questo miracolo, dobbiamo vincere queste due partite”.
Delusione per le Coppe
Alla domanda: “Più grande l’orgoglio per il vostro campionato o la delusione per le Coppe?”, l’allenatore giallorosso afferma: “C’è sempre quando arrivi in fondo il rimorso di non essere stato bravo in un certo momento e di non aver vinto una certa partita. Ma questa è la partita che può liberarci da questi rimorsi, c’è davanti un obiettivo fantastico e eccezionale. Abbiamo sempre lottato a denti stretti, non vogliamo perderci questa occasione”.
Totti? Una leggenda
Poi, su Totti, afferma: “E’ il giocatore più importante, è la leggenda, è il simbolo, in qualsiasi direzione si guardi la Roma si trova il calciatore Totti davanti a tutto. Ma come ho sempre detto lo devo trattare come un giocatore importante che fa parte di una squadra, devo fare delle scelte per il bene della Roma e qualche volta l’ho penalizzato e mi dispiace. Francesco si è meritato quello che gli verrà attribuito quando smetterà, ma io faccio la formazione con il criterio di vincere queste due partite”.
Il “valzer” delle panchine
Poi, sulla questione delle panchine e dell’accostamento di alcuni nomi, come quello di Mancini, a quella giallorossa, Spalletti afferma: “E’ normalissimo, i nomi fatti hanno blasone e titoli per guidare la Roma, se è questo a cui vuoi alludere. Se loro vengono per prendermi il posto mi fa piacere, io devo essere più bravo di loro per mantenerlo. Accettando la sfida si va al di là dell’ostacolo. E’ correttissimo”. E alla domanda “Per la panchina dell’Inter è accostato a nomi come Conte, Simeone: la gratifica?”, risponde: “Il futuro allenatore dell’Inter, il futuro allenatore della Roma non ce ne deve fregare niente, ci deve fregare solo del Chievo. E’ un mercato aperto, in cui ognuno decide di programmare il proprio futuro. Per quanto riguarda me e i calciatori della Roma, il futuro dipende dalla vittoria con il Chievo”.
Totti: “Il 28 non sarò allo stadio”
Intanto, il Capitano gioca e scherza con un bambino, dicendo che non sarà presente all’Olimpico durante il match del 28 maggio “Due giorni prima – dice al bimbo non vedente – dillo te: guardate che Francesco non viene il 28”.
Del Piero: “Mi spiace per la situazione la verità la sanno Totti e Spalletti”
L’ex numero 10 della Juventus, ora commentatore tv, ne ha parlato al programma ‘Un Giorno da Pecora’, su Rai Radio1. Il 28 maggio verrà a vedere Roma-Genoa all’Olimpico, per quella che sarà probabilmente l’ultima partita di Francesco Totti? “Sì, sono in ballo per tornare in Italia, ma forse dovendo lavorare è probabile che la segua da Milano. Sono venuto a Roma per la partita con la Juventus e ho salutato Francesco”. Chi è stato più forte tra lei e Totti? “Io divido i calciatori in fasce. Lui è nella prima fascia – ha detto Del Piero a Radio1 – tra i campioni che ti regalano emozioni”. Le è spiaciuto il modo in cui Totti è stato ‘trattato’ da Luciano Spalletti? “Mi dispiace che questa storia abbia avuto vari momenti tristi, però così è andata. La verità la sanno Totti, Spalletti, la società, e solo loro possono rispondere a certe domande”. Alex Del Piero farebbe giocare Totti nell’ultima partita di campionato tra Roma e Genoa, anche se fosse decisiva per la Roma? “Certo – ha affermato Del Piero a Un Giorno da Pecora – ovviamente sì”. Poi del Piero ha anche parlato della ‘sua’ Juve in finale Champions: “Faccio sempre il tifo per la Juve, il mio cuore è bianconero e per la finale di Champions League spero in una vittoria. Lo spero col cuore ma anche con la testa, perché la Juve oggi ha uno stato di forma ed una consapevolezza tale da poter battere il Real Madrid, ha le sue stesse chance”. Se dovesse consigliare un giocatore da comprare alla Juventus? “Dopo aver fatto una grande campagna acquisti con degli stranieri mi auguro che la Juve possa continuare con gli italiani, come ha sempre fatto”. Quali sono gli italiani che vorrebbe comprare? “Ci sono tanti giovani forti – conclude l’ex numero 10 bianconero – come Belotti o Insigne, ma non credo che né Torino né Napoli glieli venderebbero…”.