La solita Lazio, tenace e vogliosa. Col Porto non è un impegno facile e lo dimostrano le fasi di gioco, in grande equilibrio tra le due squadre, ma alla fine la spuntano i biancocelesti (2-1) che trovano il gol partita in pieno recupero. La sblocca al quinto di recupero della prima frazione grazie al suo capitano, Alessio Romagnoli, al termine di una prima frazione dove i biancocelesti hanno retto l’urto portoghese, con Omorodion che viene murato sul più bello da Marusic, poi Vieira colpisce la base del palo. Il tutto prima del gol di Romagnoli che di testa fa esplodere l’Olimpico. Il Porto riparte di slancio nella ripresa e si rende più volte pericoloso e in un paio di occasioni va vicino al pareggio. Che trova a venti dalla fine con Eustaquio che prende in controtempo Mandas e firma l’1-1. La Lazio si scuote con una gran giocata di Pedro che manda in porta Vecino, ma l’incornata è da dimenticare. La Lazio insiste e sente di poterla vincere, e ci riesce quando il cronometro ha già ultimato il secondo dei due minuti di recupero. Decide Pedro, l’intramontabile che si ritrova un pallone tra i piedi e di prima intenzione fulmina Diogo Costa. E’ il gol partita. La Lazio resta al comando a punteggio pieno.
Roma, altro flop
Altro giro, altra delusione. La Roma inseguiva il riscatto in Europa League dopo la frenata di Verona, ma ha finito con l’andare incontro ad un’altra cocente delusione. A Bruxelles, contro il Saint Gilloise, è arrivato un altro pareggio contro una formazione modesta che nelle precedenti tre gare aveva raccolto solo la miseria di un punto. Il secondo lo ha preso contro la Roma. Mancini di testa illude i giallorossi, Mac Allister gela Juric e tutti i giallorossi. Altro passo indietro. E se in campionato la situazione è messa maluccio, meglio non va in Europa, con i giallorossi che continuano a balbettare in una crisi di gioco e di identità che sembra senza fine.
Fiorentina, che beffa
Dopo due vittorie di fila, arriva la prima sconfitta per la Fiorentina che si arrende a Nicosia all’Apoel per 2-1. La Fiorentina parte meglio, va più volte vicino al gol (Kouame ci prova tre volte senza fortuna) poi cala e l’Apoel prende il sopravvento. L’ex Donis firma il vantaggio per la squadra di Nicosia, e in pieno recupero la beffa del raddoppio di Abagna con il quale si va all’intervallo. La Viola alza il ritmo nella ripresa avanzando il baricentro e accorcia a quindici dalla fine con una conclusione di Ikonè che la riapre. La Viola ci prova con coraggio fino alla fine, ma senza trovare il gol del pari. Finisce 2-1.