Nella corsa per presidenza della Lega Nazionale Dilettanti la spunta Felice Belloli, presidente del Cr Lombardia. Belloli è stato successore di Carlo Tavecchio, all’epoca commissario straordinario, alla guida del Comitato lombardo nel 2009 e poi riconfermato due anni fa nella sfida elettorale con Sandro Mazzola. Belloli raccoglie il testimone da Carlo Tavecchio, che per quindici anni ha guidato la LND con 65 voti a favore sugli 87 totali (poco meno del 75%); il nuovo vice presidente vicario della Lnd è Antonio Cosentino, vicepresidenti sono Claudio Bocchietti (Nord), Alberto Mambelli (Centro) e Sandro Morgana (Sud).
“Mi piace sottolineare proprio in questo momento come Tavecchio eletto a capo della FIGC sia stato un evento storico che ci deve rendere orgogliosi – ha detto l’ex numero uno del Comitato Lombardia – Mai è successo che un rappresentante della LND arrivasse così in alto. Prendo un fardello pesante da Tavecchio, ma vivrò questa esperienza come una sfida esaltante. Non mi tirerò mai indietro con spirito di servizio e grande senso di responsabilità”.
Il candidato unico alla presidenza della Lega Nazionale Dilettanti all’Hilton Airport di Fiumicinon ieri ha quindi illustrato le proprie linee programmatiche: “Continuerò nel solco del grande lavoro svolto da Tavecchio, incentivando la costruzione dei centri di formazione federale, difendendo il vincolo per i calciatori come tutela per le società. Sarà importante snellire il processo dei tesseramenti negli interessi soprattutto dei settori giovanili, se i ragazzi stranieri hanno il permesso di soggiorno e vanno a scuola dobbiamo lasciarli giocare a calcio. Importante una sanatoria per il mondo del calcio, perché le società attualmente sono vessate da continui accertamenti fiscali”.
Un pensiero per le anime che compongono il dilettantismo: “Il calcio a cinque ha conquistato traguardi importanti, sono certo che il femminile potrà ottenere altrettanto grazie a mirate politiche virtuose”. Belloli ha chiuso facendo una panoramica: “La LND da sempre è impegnata nella continua riduzione dei costi di gestione a tutti i livelli, ne sono un assertore convinto ma oltre un certo limite non si può andare. I tagli che lo stato ha fatto al Coni e che cadranno a cascata sui dilettanti possono rappresentare un colpo ferale al nostro sistema da sempre virtuoso, è una conseguenza che non ci meritiamo”.
Dal canto suo il presidente della FIGC Carlo Tavecchio ha lanciato un messaggio al futuro condottiero del vasto mondo dilettantistico: “Il punto di vista nazionale è profondamente diverso da quello regionale, ci sono delle decisioni da prendere frutto di accurate mediazioni. Il presidente LND ha un posto importante nel panorama federale. Non si può lavorare per il bene del calcio italiano senza essere in sintonia con la Lega Nazionale Dilettanti che rappresenta l’anima sportiva del nostro paese.