Una Serie B… formato Serie A. Scorrendo l’elenco delle formazioni presenti ai blocchi di partenza del campionato cadetto 2017-2018, ci si trova immediatamente di fronte a nomi che, ai calciofili più appassionati, ricorderanno certamente epopee di massima serie risalenti a un paio di decenni fa. Merito della presenza di squadre risalite dall’oblio della Serie C o dei dilettanti che, certamente, contribuiranno a rendere la lotta alla promozione alquanto emozionante. Ma anche di partecipanti storiche che, per l’ennesima volta, tenteranno l’assalto al calcio dei grandi, ben ripartite tra coloro che hanno cambiato molto in questa finestra di mercato e quelle rimaste con un’ossatura di squadra simile a quella dello scorso anno, preservando tecnico ed effettivi migliori. In sostanza, quello al via con l’anticipo fra le due neopromosse, Parma e Cremonese (1-0 per i ducali, con rigore vincente di Calaiò), si annuncia davvero un campionato estremamente equilibrato.
Palermo e Parma davanti
E, in un torneo che si rispetti, occorre per forza di cose identificare qualcuno che possa assumere il ruolo di favorito: indizi alla mano, l’identikit giusto sembrerebbe essere quello del Palermo, retrocessa eccellente dell’ultima Serie A e protagonista di un complicato (poi fallito) passaggio di consegne societario. Nonostante un allenatore come Bruno Tedino all’esordio assoluto in Serie B, i rosanero hanno in gran parte confermato la rosa dello scorso anno (Nestorovski, Chocev e Thiago Cionek su tutti) e, anche in virtù della recente tradizione, si pongono un passo avanti al resto delle (agguerrite) contendenti. Dietro i siciliani, considerando le recentissime imprese di Frosinone, Benevento e Spal, più di qualche speranza sembra nutrirla proprio il Parma di D’Aversa, fresco di doppia promozione dalla D alla B dopo il fallimento del 2015. Con una formazione composta da elementi di discreto valore, sommata a una tradizione calcistica importante, i ducali potrebbero davvero ambire a un clamoroso triplo salto in avanti o, quantomeno, a un piazzamento a ridosso delle prime. Di certo la buona partenza aiuta. Una cerchia che, in qualche modo, vede coinvolto un novero di squadre che va dal Pescara di Zeman (unico allenatore non italiano presente al via) all’Empoli di Vivarini, passando per realtà rodate come Frosinone, Cittadella, Perugia, Spezia e, soprattutto, il Bari di Fabio Grosso, assente dalla massima serie dal 2011 e solo 12esimo lo scorso anno. I pugliesi, però, piuttosto rinnovati nell’organico, potrebbero sfruttare a proprio vantaggio l’entusiasmo portato dal nuovo allenatore. Leggermente più indietro il Carpi, alquanto rinnovato e privato del suo bomber Lasagna.
Venezia e Foggia
C’è inevitabilmente grande curiosità attorno alle neopromosse che, mai come quest’anno, si presentano in Serie B con la ferma intenzione di puntare in alto. Per storia o per tifo entusiasta, nomi di assoluto rilievo come Foggia, Cremonese e Venezia potrebbero davvero dire la loro: molta attenzione, in particolare, aleggia attorno agli arancioneroverdi lagunari, guidati da Pippo Inzaghi e reduci da uno strepitoso campionato in terza serie, concluso al primo posto. I “Leoni alati” mancavano dal campionato cadetto da 12 anni, costretti a navigare fra Lega Pro e dilettanti fino all’arrivo della cordata americana di Joe Tacopina, capace di portare il Venezia dalla D alla B in due sole stagioni. Con una squadra ben ripartita fra giovani e veterani, le attese per i veneti sono alquanto elevate, se non altro per un piazzamento playoff. Più o meno lo stesso discorso dei “satanelli” pugliesi, protagonisti di un bel testa a testa con il Lecce nella scorsa stagione e al ritorno in B dopo 19 anni. Peraltro, il Foggia è riuscito ad aggiudicarsi anche la Supercoppa di C, battendo proprio il Venezia di Inzaghi.
Serie B, bagarre salvezza
Al netto di sorprese, sempre dietro l’angolo nel campionato cadetto, partono più indietro squadre come Cesena, Avellino, Salernitana, Virtus Entella e Brescia, le quali mirano ad attestarsi a metà classifica, cercando una salvezza tranquilla. Qualche ambizione in più per le “Rondinelle”, chiamate a riscattarsi dopo le ultime stagioni sottotono (con tanto di retrocessione e ripescaggio nel 2014-2015). Qualche difficoltà in più per realtà come Ascoli, Pro Vercelli e Ternana, arrivate a pari punti lo scorso anno nelle ultime tre posizioni utili per ottenere la salvezza.