Il pareggio dell’Olimpico fra Roma e Atalanta era un’occasione troppo ghiotta per il Napoli che, nel posticipo della 32esima giornata di Serie A,Ā non si ĆØ di certoĀ fatto pregare: ilĀ 3-0 seccoĀ rifilato all’Udinese, frutto di un secondo tempo giocato alla grande dopo una prima frazione di noia, significa aver ridottoĀ a sole due lunghezze la distanza fra partenopei e giallorossi, riaprendo piĆ¹ che mai il discorso secondo posto. I friulani, arrivati al San Paolo senza grosse ambizioni, si difendono ordinatamente nella prima parte di gara, bloccando le iniziative offensive dei padroni di casa con un quadrato 4-5-1 che, per oltre 45 minuti, impedisce al Napoli di trovare il corridoio giusto. La svolta arriva dopo soli 3′ della ripresa, con il passaggioĀ vincente di Jorginho per il belga Mertens che, con un destro sul secondo palo, fa secco Karnezis. Il vantaggio ĆØ una manna per gli uomini di Sarri che, a poco a poco, occupano stabilmente la metĆ campo bianconera e timbrano altre due volte (Allan e Callejon), regalandosi il secondo tris consecutivo dopo quello rifilato alla Lazio e rosicchiando un paio di punti importanti ai capitolini.
Primo tempo bloccato
Il campionato dell’Udinese non ha piĆ¹ molto da dire, mentre il Napoli ĆØ in piena volata secondo posto, anche e soprattutto in virtĆ¹ della frenata casalinga della Roma che, con l’Atalanta quinta in classifica, non va oltre l’1-1. E allora, per tentare di ridurre il gap, Sarri si affida al consueto tridente Insigne-Mertens-Callejon, con Hamsik libero di galleggiare a piacimento sulla trequarti avversaria. Del Neri schiera un’Udinese accorta, con l’unica novitĆ del francese Herteaux al posto dell’italo-brasiliano Felipe. La prudenza dei friulani cozza con la volontĆ di sfondare il mondo da parte dei partenopei che, almeno nella prima frazione, impattano contro il muro bianconero, collezionando assai poco di concreto, se non una serie corposa di tiri dalla bandierina, dai quali perĆ² non scaturisce altro che un colpo di testa fuori misura di Albiol. La prima parata del match, Karnezis la effettua al minuto 14 ma la conclusione di Mertens non ĆØ di quelle che fanno tremare. L’uomo piĆ¹ pericoloso ĆØ Insigne che, sulla corsia sinistra, qualche patema lo crea senza perĆ² riuscire a fornire lo spunto giusto. Al duplice fischio, l’Udinese non ha rischiato quasi nulla.
Tris Napoli
Nella ripresa, perĆ², il Napoli che scende in campo ĆØ di tutt’altra pasta e, dopo soli 3′, trova l’imbucata giusta con Jorginho che, con uno splendido filtrante, serve a Mertens il pallone dell’1-0: per il belga si tratta del 21esimo centro in campionato, il 27esimo stagionale (eguagliato il record del 2011-2012 con la maglia del Psv). A questo punto, con il match sbloccato, per il Napoli la strada sembrerebbe farsi in discesa e invece ĆØ l’Udinese a sfiorare il clamoroso pari, con l’ex Duvan Zapata: il colombiano svetta su un cross dalla sinistra di Ali Adnan e batte Reina, ma la palla impatta sul palo strozzando in gola il grido della punta. Il 4-3-3 ridisegnato da Del Neri sembra efficace ma, sul ribaltamento di fronte, un altro ex, Allan, trova la rete della sicurezza: dopo una carambola in piena area, il brasiliano soffia il pallone ad Adnan e spara di destro il pallone in fondo al sacco, senza esultare. Con la partita in ghiaccio, il Napoli amministra e, a poco piĆ¹ di un quarto d’ora dalla fine, trova il tris con Callejon, bravo a ribadire in rete, con un bel diagonale, una palla vagante in area di rigore dopo un tentativo di tacco di Insigne. Nel finale, da segnalare solo una parata di Reina che, con un colpo di reni,Ā toglie da sotto la traversa una spizzata involontaria di un compagno di squadra, sugli sviluppi di un calcio piazzato per i friulani. Gli azzurri vincono e convincono, conquistando tre punti fondamentali e tornando prepotentemente protagonisti nella corsa al secondo posto che, a sei giornate dal termine, si preannuncia davvero senza esclusione di colpi.