Al termine della 9 giornata di campionato, la classifica della Serie A subisce l’ennesima modifica: la Roma vola in testa, da sola, battendo la Fiorentina che scende al secondo posto insieme a Inter, Napoli e Lazio. La Juventus e il Milan trovano vittorie importanti, battendo rispettivamente 2-0 l’Atalanta; e 2-1 il Sassuolo, in 10 per 70 minuti. Nel terzo incontro delle 15, l’Udinese ha sconfitto 1-0 il Frosinone. Grazie alle reti di Dybala e Mandzukic, e nonostante un errore dal dischetto di Pogba, i bianconeri risalgono al dodicesimo posto. Decimo il Milan, tornato alla vittoria con i gol di Bacca e Luiz Adriano nel finale.
Con i tre punti della vittoria (2-0) sull’Atalanta, la Juventus risale nel gruppone di metà classifica e lascia quel posto “inaccettabile”, come aveva tuonato all’assemblea degli azionisti il presidente Agnelli. La rimonta, giurano i campioni d’Italia, è “cominciata”, e oggi hanno festeggiato la seconda vittoria consecutiva allo Stadium in questo campionato, la terza partita di fila senza subire gol. Il grande protagonista è stato Paulo Dybala; l’argentino ha fatto il piccolo Tevez. Gol decisivo, con l’aiuto della difesa dell’Atalanta, assist per il raddoppio di Mandzukic, rigore procurato per il possibile 3-0, poi fallito da Pogba.
Sinisa Mihajlovic è salvo, e per il momento non deve chiamare l’esorcista: sotto gli occhi di Silvio Berlusconi, dopo un mese di astinenza, il Milan ritrova la vittoria. Finisce 2-1 grazie alle reti di Bacca, su un rigore che costa l’espulsione a Consigli, e di Luiz Adriano. Ancora una volta segna Berardi, ma il suo gol non è decisivo. Il Milan conquista tre punti, ma la vittoria contro il Sassuolo non mette la parola fine alla lunga crisi rossonera. Le contestazioni arrivano direttamente dalla Curva Sud contro il tecnico “sergente solo a parole”, la società e soprattutto Adriano Galliani.
L’Udinese raccoglie la prima vittoria in casa alla nona giornata di campionato grazie a un gol di Lodi su calcio di punizione contro il Frosinone. Il primo tempo si chiude con l’Udinese avanti per una rete a zero. Decisivo al 21′ un calcio di punizione di Lodi da posizione defilata sulla destra d’attacco. Il centrocampista bianconero fa partire un tiro-cross, ma Leali esce male e la palla si infila in rete. Il resto della partita non regala emozioni.
Vittoia per entrambe le squadre capitoline. La Roma vince a Firenze, supera la Fiorentina in classifica e conquista il primo posto. Una gara che ha visto la formazione di Garcia essere cinica, vincente grazie alle due occasioni avute con Salah (fischiato dai tifosi della Viola per tutto il tempo del match) e Gervinho, e riuscendo a controbattere alla Fiorentina che, durante la gara, ha creato numerose palle gol, riuscendo a concretizzare una rete solo nei minuti di recupero con Babacar. “Scudetto? Non siamo noi i favoriti, tempo fa eravamo scarsi e non perché siamo primi siamo i favoriti – ha detto Garcia ai giornalisti -. Facciamo la nostra squadra. Ma complimenti ai nostri tifosi che erano a Firenze e che sempre staranno all’Olimpico. Prima del Verona ho detto che se siamo tutti insieme possiamo fare grandi cose, ma dobbiamo rimanere umili”. La Lazio, che ha sempre vinto all’Olimpico in questa stagione, supera il Torino e sale al secondo posto in classifica. “Derby scudetto? La classifica dice questo ma non conta ora – commenta il tecnico Pioli -. Ci sono molte partite, ci sono avversari come la Juve che rientreranno nel giro scudetto. Avremo tempo di pensare a una partita molto importante per il nostro ambiente e la nostra classifica”.
Il Napoli è la vera rivelazione di questo campionato, e sembra puntare dritto allo scudetto: batte 1-0 il Chievo al Bentegodi, portando a casa la quarta vittoria consecutiva, e vola al secondo posto in classifica, due punti sotto la capolista Roma. A decidere il match un gran gol di Higuain al 14′ del secondo tempo. L’argentino è “contento, perché era una partita difficile: negli anni passati non riuscivamo a fare bene qui – dice al termine della partita -. Loro non hanno calciato in porta mai, noi siamo stati grandissimi e abbiamo meritato questa vittoria. Stiamo mandando un messaggio a noi stessi, non al campionato: guardiamo noi, non le altre. Sarri ci da molto, ci ha dato serenità: siamo così anche grazie a lui. Il campionato è combattuto, ma manca tantissimo ancora”. L’unica nota dolente è l’Inter: Mancini a Palermo, contro i padroni di casa, non vince più e i nerazzurri non vanno oltre il pareggio.