Napoli tanto, Juve poca ma essenziale: dal posticipo della 30esima giornata giocato al San Paolo, assai prodigo di fischi per il ritorno in Campania del grande ex Gonzalo Higuain, ne viene fuori un pareggio che, a conti fatti, sta meglio ai bianconeri che ai partenopei, chiamati alla grande prestazione per riaprire, almeno un po’, il discorso scudetto. Agli uomini di Allegri serve un solo tiro in porta per bucare la porta di Rafael e costringere la banda di Sarri a spendere tutta se stessa per abbattere il muro difensivo juventino nel resto dell’incontro. Risultato: un Napoli che fa la partita, giocando sicuramente meglio dei rivali e sfiorando più volte la via del gol, trovato con una perla di Marek Hamsik dopo una quantità notevole di occasioni cestinate per mira imprecisa.
Khedira-gol, poi solo Napoli
A una Juventus rimodulata con la difesa a 4 e senza Dybala né Cuadrado, servono solo 6′ per scardinare la resistenza dei padroni di casa e trovare la via del gol con Khedira che, presa palla sulla tre quarti, si invola verso la porta difesa dal brasiliano Rafael (sostituto dell’acciaccato Reina) e, dopo una bellissima triangolazione con Pjanic, conclude con un piattone destro che piega le mani all’estremo difensore e si deposita in rete. Il Napoli, pur colpito a freddo, in campo c’è eccome e gli scambi fra i tre davanti mettono in breve alle strette una Juve che, man mano, arretra sempre di più il proprio raggio d’azione. Se si vuole rimproverare qualcosa alla banda di Sarri è la mira: prima è Hamsik che, per ben due volte, spreca con una brutta conclusione una bella azione offensiva; poi ci pensa Insigne a mandare fuori, anche se più per sfortuna che per imprecisione, un gran destro a giro dopo un’iniziativa personale. Ci prova anche Mertens a impensierire Buffon ma la sua conclusione è di fatto un passaggio al portiere azzurro. La prima frazione si chiude così, con il Napoli tutto in avanti e i bianconeri tutti all’indietro, bravi a capitalizzare l’unica occasione creata in 45 minuti.
Hamsik pareggia, palo di Mertens
La ripresa parte come si era chiuso il primo tempo. Anzi, i padroni di casa aumentano l’intensità e iniziano pure ad aggiustare il tiro. Il primo a provarci è Insigne che, non trovando sbocchi per un passaggio, si accentra dalla sinistra e lascia partire un destro a girare che non trova la porta per questione di centimetri. Poco dopo, Hamsik penetra in zona centrale e serve a Mertens un pallone invitante che il belga calcia immediatamente verso Buffon. Il portierone non trattiene e sulla respinta si avventa Callejon: lo spagnolo insacca ma il guardalinee sbandiera un fuorigioco decisamente evidente. Nessun problema. I partenopei continuano a fare la partita e, alla fine, riescono a passare: Hamsik si appoggia a Mertens che, dalla lunetta, trova l’imbucata sulla sinistra per chiudere il triangolo con lo slovacco che, completamente solo, apre il piattone e toglie la ragnatela dal “sette” alla sinistra dell’estremo difensore bianconero. Un colpo in pieno volto per la Juventus che, solo pochi minuti dopo, rischia di subire il sorpasso: Mertens approfitta di uno sciagurato retropassaggio di Asamoah, vince un contrasto con Buffon e coglie un palo clamoroso calciando quasi dalla linea di fondo. Allegri cerca di correre ai ripari, inserendo Dybala e Cuadrado ma la sostanza cambia poco. Anzi, sono proprio gli uomini di Sarri a sfiorare ancora il gol, stavolta con Callejon che, però, non trova la porta dopo un bel taglio dei suoi alle spalle della difesa. Al San Paolo (senza tracce di Higuain) finisce 1-1, con la Juventus che può sorridere per il risultato, non certo per la prestazione: sia per la nuova sfida con i partenopei in Coppa Italia che in quella contro il Barcellona, servirà decisamente un’altra Signora.
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