La Roma dimentica in fretta la bruciante eliminazione in Europa League e riparte in campionato, rifilando un tris al Sassuolo e riportandosi nuovamente al secondo posto in classifica, a otto lunghezze dalla Juventus capolista. I capitolini si impongono 3-1 sugli emiliani grazie alle reti di Paredes e Salah nel primo tempo, dopo l’iniziale vantaggio di Defrel, e di Dzeko nella ripresa. Portano così a casa tre punti fondamentali per superare la delusione europea e per tentare di restare attaccati al treno scudetto cercando, per quanto possibile, di tenere il passo della Signora, anche in ottica dello scontro diretto del prossimo turno fra bianconeri e Napoli.
Roma avanti
Rispetto al match contro il Lione, Spalletti riconsegna le chiavi della porta al polacco Szczesny, schierando nuovamente Emerson sulla corsia sinistra e concedendo un po’ di riposo a Edin Dzeko, inserendo El Shaarawy a supporto di Moahmed Salah. A centrocampo, spazio a Paredes al posto di De Rossi. Di Francesco schiera un Sassuolo-tipo, piazzando Defrel (a lungo corteggiato proprio dai giallorossi nel mercato di gennaio) al centro dell’attacco con il supporto degli esterni Politano e Berardi. E, dopo un paio di occasioni sprecate da Salah prima e da Defrel poi, all’ottavo minuto è proprio il tridente dei neroverdi a confezionare la bellissima rete del vantaggio ospite: l’azione parte da Defrel, bravo ad allargare il gioco su Berardi che, grazie a un cross arretrato rasoterra (con splendido velo dell’ex Roma Politano) trova lo stesso francese pronto a piazzare sotto la traversa il pallone dell’1-0. Tuttavia, mentre qualche malumore inizia a farsi sentire dagli spalti, non passano che pochi minuti prima che i giallorossi raddrizzino il match: a riportare il punteggio sull’1-1 ci pensa infatti Paredes, con un tiro chirurgico di prima intenzione dalla lunga distanza che non da scampo a Consigli, su assist di Salah. Nonostante il pareggio, però, la Roma fatica a tenere in mano il pallino del gioco e concede così metri al Sassuolo: i neroverdi premono e sfiorano nuovamente la rete, anche se l’occasione più ghiotta capita sul sinistro di Emerson, il quale colpisce la traversa con un bolide di prima intenzione su assist dalla destra di Nainggolan. Poi, proprio quando la pressione degli ospiti sembrava aver messo alle corde i padroni di casa, ecco che Fazio ruba palla a centrocampo e imbecca il contropiede di El Shaarawy: Consigli fa il miracolo sul Faraone ma non può nulla sul tap-in vincente di Salah, che manda i giallorossi a riposo con un insperato vantaggio e risparmia i fischi (già pronti) per la sua squadra.
Dzeko implacabile
Il gol dell’egiziano è probabilmente la chiave di volta: gli uomini di Spalletti tornano in campo più convinti e, dopo una sfuriata iniziale dei giovani emiliani, iniziano a guadagnare sempre più metri, fino a schiacciare il Sassuolo nella sua metà campo. Strootman (il migliore) orchestra alla perfezione a centrocampo mentre Dzeko (subentrato a un Bruno Peres ancora sottotono) riempie meglio l’area di rigore. E, al minuto 23 della ripresa, è proprio il bosniaco imbeccato (manco a dirlo) dall’olandese a trovare la rete del 3-1, stoppando il pallone in area e battendo l’estremo difensore neroverde con un destro preciso e potente. Per il centravanti sono 21 i centri in campionato (31 in totale), numeri siderali rispetto alla stagione scorsa che, ancora una volta, confermano la sua importanza fondamentale per il gioco dei giallorossi. A questo punto, il Sassuolo non ne ha più: anzi, è ancora Dzeko a cercare la via della doppietta, negata da un grande riflesso di Consigli sul suo sinistro a giro. Il risultato non cambia più e la Roma conquista i tre punti che valgono il controsorpasso sul Napoli.
Pallotta: “Con Spalletti rapporti ottimi”
A margine dell’incontro, il presidente della Roma, James Pallotta (presente allo stadio), ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport sul futuro di Spalletti, mentre glissa su quello di Totti: “Avevo una bella sensazione, in giornata ero stato a Trigoria e avevo trovato la squadra in un’ottima condizione psicologica. La relazione con il mister è eccellente, sono soddisfatto del suo lavoro e mi auguro che possa rimanere qui. Lo stadio? Tutto evolve per il meglio… Totti? Pensavo si parlasse solo di questa partita… Abbiamo guadagnato due punti su Inter e Lazio e siamo fiduciosi per andare in Champions League. La Champions rappresenta il territorio naturale per questo club: i cartellini rossi contro il Porto hanno condizionato la qualificazione quest’anno ma siamo fiduciosi per questa stagione”.
Udinese – Palermo
Si fa maledettamente dura la corsa salvezza del Palermo di Diego Lopez, fresco di cambio ai vertici della presidenza. I rosanero, infatti, vengono affondati anche dall’Udinese, capace di imporsi per 4-1 nel match delle 18 giocato al Friuli. Ai siciliani non basta un primo tempo giocato a buoni ritmi, con la voglia di approfittare del k.o. dell’Empoli e di rimontare i sette punti che li separano dalla quota di permanenza in Serie A. A illudere gli uomini di Lopez è il bel gol di Sallai al 12′, rimontato da Thereau al minuto 42. Nella ripresa l’Udinese è però un’altra squadra e colpisce ancora, prima con Zapata e poi con De Paul. In un nervosismo crescente, Diamanti si fa cacciare e, a questo punto, i friulani piazzano il quarto colpo con Jankto. La banda di Del Neri incassa tre punti, mentre per il Palermo è notte fonda.