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Serie A: la Lazio fa suo il derby, il Milan pareggia a Crotone. Il Palermo spera ancora

Trentaquattresima di Serie A che si conclude senza che vi siano ancora verdetti definitivi. O meglio, il clamoroso tonfo della Roma nel derby capitolino delle 12.30 con la Lazio (3-1 per i biancocelsti), significa aver spianato la strada alla Juventus (ora a + 9) alla conquista dello scudetto, rimettendo in discussione anche il discorso secondo posto, in attesa della sfida tra Napoli e Inter. In coda, allo stesso modo, la sconfitta casalinga dell’Empoli con il Sassuolo e il successo del Palermo sulla Fiorentina, hanno riaperto la questione salvezza che, a questo punto, coinvolge toscani, rosanero ma anche Crotone (1-1 col Milan) e Genoa (sconfitto 1-2 in casa dal Chievo). Poco rilevanti ai fini della classifica ma comunque importanti i successi del Bologna sull’Udinese (4-0) e del Cagliari sul già retrocesso Pescara (1-0).

Roma – Lazio 1-3

Questa batosta sarà difficile da digerire per la banda di Luciano Spalletti, troppo simile, in questa stagione, a un’armata Brancaleone, sempre latitante nei momenti decisivi. Anche in questo caso, con una Lazio cinica, brava e fortunata, la “pugna” non riesce e, sul ribaltamento di fronte dopo un’occasione mancata, arriva puntualmente il gol subito. Succede praticamente subito, dopo che Dzeko incontra la mano decisiva di Strakosha dopo un bel lavoro in area di rigore: la Roma gioca meglio nei primi minuti ma, appena la Lazio si affaccia in avanti, Keita gioca con Fazio ed Emerson, trafiggendo un colpevole Szczesny con un sinistro non irresistibile sul primo palo. La Roma a questo punto si sfalda, i biancocelesti si chiudono e ripartono alla grande. A rimettere in pari la questione i giallorossi però ci riescono: è De Rossi, al secondo centro in una stracittadina, a trasformare un rigore grottesco assegnato alla sua squadra, per un calcio totalmente inesistente di Wallace su Strootman. Nella ripresa, però, la Roma replica il copione: Dzeko incontra i guanti di Strakosha, mentre Lulic incontra un’autostrada in ripartenza, propiziando la rocambolesca rete di Basta. Sul 2-1 per la Lazio, gli uomini di Spalletti si squagliano e la qualità offensiva dei biancocelesti si traduce in gol dopo l’ennesimo contropiede, ancora con Keita. La Lazio fa festa, la Roma piange e, ora, deve guardarsi dietro.

Crotone – Milan 1-1

Il Crotone a rimanere in Serie A ci sta provando con tutte le sue forze. E il Milan lo sa bene poiché, dal match dello Scida, esce con un pareggio complicatissimo, ottenuto in rimonta. La gara, infatti, la apre Trotta (a secco da ottobre), dopo un miracolo di Donnarumma su punizione di Barberis: il centravanti ex Avellino fa a sportellate con Zapata e di sinistro batte l’enfant prodige rossonero. Dopo un primo tempo ad appannaggio rossoblu e un altro grande intervento di Gigio su Trotta a inizio ripresa, il Milan comincia a giocare e, pian piano, riesce a trovare il pareggio in mischia, grazie a Paletta. Con Deulofeu, Suso e Lapadula davanti, gli uomini di Montella si gettano alla ricerca del gol del sorpasso che, però, non arriva. Il Milan recrimina i punti persi con le piccole, mentre il Crotone le sue chance di salvezza se le giocherà eccome.

Palermo – Fiorentina 2-0

La Viola esce con le ossa rotte dal Barbera di Palermo, dove i rosanero si impongono per 2-0 grazie a una rete per tempo. Nel primo, è “Alino” Diamanti a trovare la prima gioia in campionato, calciando una punizione delle sue alle spalle di Tatarusanu. Nel secondo è Aleesami a scappare via in contropiede e a trafiggere il portiere romeno dopo aver messo a sedere un paio di difensori. Con questo successo, il Palermo rimanda la retrocessione portandosi a – 10 dall’Empoli, mentre per la Fiorentina il sogno europeo sembra destinato a rimanere tale.

Empoli – Sassuolo 1-3

Con un Sassuolo senza più nulla da chiedere e dopo il grande successo di Milano, l’Empoli prova a scavare un margine più ampio sulle inseguitrici, incappando però in una sconfitta inattesa e pesantissima. Gli uomini di Di Francesco, infatti, passano presto in vantaggio con Peluso, fortunato nel mettere in rete una carambola in piena area. I toscani trovano il pari con un calcio di rigore trasformato da Pucciarelli ma, solo 10 minuti dopo, Matri riceve da Berardi e, di sinistro, batte ancora Skorupski. Nella ripresa, gli uomini di Martuscello si gettano in avanti e, alla fine, il gol arriva, solo che a segnarlo è il Sassuolo: dopo circa 10 minuti di gioco nella ripresa, Duncan arma il sinistro dalla lunga distanza e lascia partire un siluro che il portiere polacco non può intercettare. L’Empoli resta a +4 sul Crotone ma, a questo punto, la volata sarà difficilissima.

Bologna – Udinese 4-0

Tutto facile per il Bologna che, al Dall’Ara, strapazza l’Udinese blindando la salvezza, in un match largamente dominato. I felsinei aprono le danze con l’ottavo centro stagionale di Mattia Destro, bravo a spedire in rete (con deviazione) un assist dalla destra di Donsah, raddoppiando poi con Taider, servito dal solito assistman Krejci. L’Udinese prova a cambiare marcia nella ripresa ma, sul prato bolognese, non è proprio aria. Gli uomini di Donadoni, infatti, trovano la via del gol altre due volte: prima è Destro che realizza la sua personale doppietta, poi è Verdi a servire il poker, sfruttando anche una deviazione di Danilo. L’intesa fra i due attaccanti è ottima e, in futuro, sembra promettere meraviglie.

Cagliari – Pescara 1-0

Joao Pedro certifica su rigore la salvezza matematica del Cagliari, fissando il punteggio sul definitivo 1-0 e costringendo il Pescara, già retrocesso, all’ennesima sconfitta in questa Serie A. A tenere banco, però, più che le prestazioni dei giocatori è il brutto episodio che ha visto coinvolto il centrocampista biancazzurro Muntari, bersagliato da “buu” razzisti durante l’incontro. Una situazione che, dapprima, lo porta a discutere con l’arbitro Minelli, che lo ammonisce, poi a lasciare addirittura il terreno di gioco, in prossimità della conclusione del match. Un episodio che rovina un pomeriggio tutto sommato tranquillo, di onore delle armi per il Pescara e di vittoria scacciapensieri per i sardi.

Genoa – ChievoVerona 1-2

Chi la salvezza deve guadagnarsela ancora è il Genoa di Juric, sconfitto a domicilio da un Chievo che, pure, non vinceva da una vita. E pensare che il Grifone era partito bene, capitalizzando con Pandev un’azione di Laxalt sulla sinistra, portandosi in vantaggio. Nella ripresa, però, la luce si spegne e prima Bastien (60′) poi Birsa (70′), entrambi di testa, sigillano il punteggio sul 2 a 1 per i veneti. Gli scaligeri tornano a vincere, il Genoa a perdere e, ora, anche ad aver paura delle inseguitrici che corrono.

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