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Serie A: Icardi salva De Boer, la Roma insegue la Juve

Dopo la sconfitta con il Milan, la Juve riparte travolgendo la Sampdoria, ma le inseguitrici rispondono con una vittoria: la Roma rimonta il Sassuolo ma rimanda i festeggiamenti perché perde Alessandro Florenzi per un grave infortunio. Il Napoli domina l’Empoli ma mette al sicuro il risultato solo alla fine, come l’Inter che, grazie a Icardi, salva la panchina di De Boer, mentre la Lazio fa fuori il Cagliari con impressionante facilità. In una serata batticuore con il terremoto che fa tornare l’ansia nel Paese, nel calcio è il turno delle doppiette: Icardi mette le ali ai nerazzurri e da capitano allontana le ombre della crisi; Dzeko ribalta il destino della Roma portandosi a 10 centri in 10 gare; Immobile si porta a otto gol, mentre il goleador della Juve è il rientrante Chiellini. Fermatosi il Milan, il campionato ripropone la Juve in fuga verso la vetta con la Roma a -2 e il Napoli a -4. Subito dietro ai rossoneri ecco sbucare la Lazio, ormai a una lunghezza dal Milan. Pari tra Chievo e Bologna e Fiorentina-Crotone, l’Atalanta passa a Pescara.

“La società ci supporta, ma siamo noi che dobbiamo dare segnali importanti”: lo ha detto il tecnico dell’Inter, Frank De Boer, dopo la vittoria sul Torino. “Penso sia normale che dopo tre sconfitte una vittoria sia importante. Ma non sono contento solo per la vittoria – ha detto a Mediaste Premium – ho visto una grande prestazione della squadra, sono orgoglioso di quello che abbiamo messo in campo e voglio vedere sempre così i miei giocatori. Ho fiducia in questo gruppo e oggi anche i tifosi hanno supportato i ragazzi e me, mi fa piacere. La nostra filosofia è di giocare la palla, è per questo che chiedo ad Handanovic di giocarla subito ai difensori. Se Icardi ha giocato da leader? Per me è un giocatore fantastico, ha sempre dato un bel esempio in campo: la questione del libro non è stata felice, ma in allenamento e in partita dà sempre il cento per cento”, ha concluso De Boer.

“Per Alessandro Florenzi trauma distrattivo/distorsivo al ginocchio sinistro, da valutare nelle prossime 24 ore”. E’ la prima diagnosi fatta dalla Roma dell’infortunio del centrocampista giallorosso, uscito in barella nel finale della gara col Sassuolo. “Dai primi riscontri, l’interessamento del legamento crociato non è un’ipotesi prioritaria. I primi testi sono positivi: dovremo fare esami approfonditi domani – ha spiegato a Sky il medico sociale della Roma, Riccardo Del Vescovo -. Per escludere altre ipotesi, dalla frattura a un interessamento del menisco, ma la stabilità del ginocchio e lo scarso gonfiore offrono prime indicazioni non del tutto negative”.

Contestazione dei tifosi della curva nord dello Stadio Adriatico che durante il secondo tempo di Pescara-Atalanta hanno abbandonato, per protesta, la parte superiore centrale del settore contro la decisione di far proseguire la gara nonostante il terremoto che ha colpito il centro-Italia e che si è sentito distintamente anche nel corso del primo tempo della partita. Dopo-partita surreale, negli spogliatoi dell’Adriatico, dopo la vittoria dell’Atalanta sul campo del Pescara. La partita passa in secondo piano, rispetto alla scossa di terremoto che al 31′ del primo tempo ha provocato la sospensione dell’incontro, catapultando anche l’Abruzzo nella tragedia in corso nelle Marche. “In quel momento non ci siamo accorti di nulla, perché eravamo in movimento – ha detto il difensore del Pescara, Hugo Campagnaro -. Poi una volta che abbiamo sentito il pubblico gridare e la gente lasciare gli spalti abbiamo capito”.

Il difensore dell’Atalanta, Mattia Caldara, conferma: “Noi dal campo non abbiamo sentito nulla, miei compagni mi hanno detto però poi che la panchina ha tremato”. Sulla partita si sono soffermati i due tecnici. “Siamo stati bravi a pressare, abbiamo creato occasioni e quindi il risultato è meritato – ha affermato Tullio Gritti, che ha sostituito lo squalificato Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta -. Il Pescara di solito gioca bene e crea molte occasioni, mentre oggi li abbiamo limitati e loro non hanno mai tirato in porta”. Preoccupato il tecnico del Pescara, Massimo Oddo, visto che la sua squadra, se si esclude la vittoria a tavolino contro il Sassuolo, è l’unica a non avere ancora conquistato i tre punti. “La mia paura è che queste è una squadra giovane e che dunque perda autostima – ha ammesso Oddo -. Oggi abbiamo provato a fare una partita più sporca e l’abbiamo persa, giocando anche male. Non abbiamo le caratteristiche di altre squadre che sanno difendersi – ha proseguito il tecnico del Pescara -. Dobbiamo giocare sempre per fare la partita”.

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