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Serie A, difese horror al Franchi: Fiorentina-Inter finisce 5-4. Per Pioli è notte fonda

Una partita pazza, più “pazza” dell’Inter che pure ne è stata negativa protagonista. All’Artemio Franchi, quello tra la Fiorentina padrona di casa e i nerazzurri di Pioli, è stato uno di quei match che non si vedevano da un pezzo sui campi di Serie A: 5-4 per la Viola il risultato finale, uno score che la dice lunga sulla giornata da incubo vissuta dalle due difese. Comunque a sorridere è la squadra di Paulo Sousa. All’Inter non rimane niente, né punti né tantomento elementi positivi da questo incontro. L’Europa scivola via, con l’Atalanta che viaggia, il Milan che, come la Lazio, è ancora davanti e la stessa Fiorentina che torna a far sentire il proprio fiato sul collo dei milanesi. L’unica certezza che resta è la vena realizzativa di Icardi (tripletta) che si porta a casa il pallone con l’amara consapevolezza che le sue tre reti, ai fini della classifica, non hanno valore alcuno.

Inter, svantaggio e replica

Con le ultime cartucce europee da sparare nello scontro diretto, la Viola di Sousa deve fare a meno dell’acciaccato Gonzalo Rodriguez e dello squalificato Nikola Kalinic, sostituito da un Babacar in grande stato di forma. Undici tipo, invece, per gli ospiti con l’accoppiata Gagliardini-Kondogbia a centrocampo e il solo Icardi, supportato da Candreva, Perisic e Joao Mario, a lottare con i tre centrali viola. Che quello del Franchi non sia un match convenzionale lo si capisce dopo circa 15 minuti, quando il croato Milic sfonda con facilità sulla corsia di sinistra e serve a Vecino (inserimento perfetto) il pallone dell’1-0 che Handanovic può solo guardare infilarsi sotto l’incrocio. Passano però solo 5 minuti e l‘Inter pareggia: Perisic allarga il gioco su Candreva che, con una finta, mette a sedere con fin troppa facilità Milic e serve allo stesso Perisic un pallone arretrato che il croato deve solo spingere in rete. La Fiorentina reagisce in modo disordinato e i nerazzurri ne approfittano al 34′: Joao Mario lancia in verticale Icardi che, stravincendo il duello fisico con Sanchez, calcia in diagonale col destro, fulminando Tatarusanu. Prima del duplice fischio, c’è tempo per un paio di super interventi di Handanovic. Un’avvisaglia forse?

Valanga Fiorentina

Qualcosa accade nell’intervallo. La Fiorentina torna in campo, l’Inter anche ma probabilmente dietro le divise non ci sono gli stessi uomini della prima frazione. I nerazzurri in maglia bianca scompaiono letteralmente dal campo, mentre quelli in maglia viola iniziano a mangiarsi metri di terreno. Lo spettacolo comincia con D’Ambrosio che trattiene in area Babacar e manda Bernardeschi dal dischetto: il numero 10 calcia ma certamente non tira. Il suo mezzo cucchiaio è più un passaggio ad Handanovic, che neutralizza facilmente. Ma sarà un errore privo di peso a lungo andare: Berna, non positivo, esce poco dopo per lasciare il posto a Ilicic ed ecco che, sugli sviluppi di un calcio piazzato Astori svetta su tutti pareggiando i conti; poi, appena una manciata di secondi dopo, Vecino duetta con Borja Valero, taglia come burro la difesa interista e piazza un destro chirurgico sul palo lontano, per la sua personale doppietta. Sul 3-2, quindi, si scatena Babacar: il senegalese riceve sulla sinistra, Medel lo marca ma è come se non lo marcasse, lasciandogli lo spazio per aprire il piattone e far secco Handanovic sul palo lontano. Finita? Nemmeno per sogno: non contento di aver già raggiunto il suo record di marcature (8) in Serie A, Babacar pensa bene di arrotondare a 9, spedendo in rete un cross basso dalla destra di Salcedo. Cinque a due per la Fiorentina, con il portiere sloveno che vede viola ovunque ma perde di vista completamente i suoi compagni, asfaltati dagli avversari in ogni zona e settore.

Quasi rimonta

Eppure l’Inter, anzi Icardi, non ci sta: l’argentino, in pieno monologo fiorentino, trova il guizzo vincente in area di rigore, con una girata da vero bomber che, dopo aver spedito il pallone verso la porta, sfrutta la benevolenza del palo per il 5-3. E, al 90′, si ritrova da solo in area per spedire in rete, di testa, la palla del clamoroso 5-4. E il “set” non è ancora finito perché, quasi sul gong, un destro al volo di Brozovic, dopo mischia furibonda sull’ultimo corner, viene respinto da Astori sulla linea di porta, congelando il risultato e facendo esplodere di gioia il Franchi. La Viola esulta, l’Inter troppo “pazza” si dispera: nelle ultime 5 partite, i punti sono stati solo 2. E i 5 gol presi, in quel modo soprattutto, non sono certo di buon auspicio. Anche e soprattutto perché lì davanti le avversarie non rallentano: l’Atalanta, infatti, pur a fatica, ha avuto ragione del Bologna (3-2, con gol decisivo di Caldara nei minuti finali), portatandosi al quarto posto solitario, con 63 punti. Sette in più dei nerazzurri di Milano.

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