Nei posticipi del lunedì della quindicesima giornata di campionato di Serie A, il Chievo Verona e il Genoa non vanno oltre il pareggio. Un risultato che rispecchia l’andamento di una gara andata a sprazzi e divisa esattamente a metà. Un punto a testa, uno 0-0 che tutto sommato sta bene a entrambe le squadre, che muovono una classifica comunque tranquilla. L’Udinese supera il Bologna con un gol capolavoro di Danilo al termine del match. I bianconeri di Delneri tornano alla vittoria dopo quattro partite, scavalcando in classifica Donadoni. E festeggiano nel migliore dei modi l’anniversario dei 120 anni di fondazione del club friulano.
Ritmi poco esaltanti al Bentegodi, dove il Genoa arriva con una novità, dettata da infortunio: fuori Laxalt, vittima in extremis di una contusione al ginocchio, dentro Fiamozzi a presidiare la fascia sinistra. Per il resto, Veloso torna in regia al fianco di Rincon, l’ex Luca Rigoni galleggia tra il centrocampo e l’attacco, dove Pandev, decisivo in Coppa Italia, ha inizialmente scalzato Ocampos, fa coppia con Simeone. Replica il Chievo con il consueto 4-3-1-2: Maran ha scelto De Guzman con Castro e Radovanovic, Birsa a sostegno di Meggiorini e Inglese. Proprio Inglese, tre gol in una settimana, esalta i riflessi di Perin mentre, sul fronte opposto, Fiamozzi spara alto dopo una mancata rovesciata di Simeone.
Improvvisa e spettacolare la sforbiciata di Meggiorini: traversa a Perin battuto, sarebbe stato un gran gol, in ogni caso certifica la supremazia di un Chievo al cospetto di un Genoa timido e spuntato, come spesso gli capita quando gioca lontano da Marassi. Al 36′ ci sarebbe la possibile svolta: è generoso il rigore concesso da Russo per un contatto Munoz-Meggiorini, dal dischetto Birsa toglie qualsiasi dubbio sparando malamente in curva. Chance clamorosa sprecata dal Chievo, regge lo 0-0 e all’intervallo Juric toglie l’impreciso Veloso per dare spazio a Cofie. Meno fosforo, più muscoli per Juric, che vede il suo Genoa impegnare Sorrentino quasi per caso: cross di Izzo, Gamberini alza la traiettoria e l’ex Palermo salva in angolo.
Stesso registro nella ripresa, con il Chievo sempre pronto a offendere: Meggiorini non è preciso sull’invito di Frey (60′). Maran cambia l’attacco: dentro Pellissier e Floro Flores. Cresce il Genoa e Sorrentino è attento sul tentativo, a metà tra tiro e cross, di Lazovic, tra i migliori, mentre è fortunato sul destro a giro di Ninkovic (buono il suo impatto) che spezza il palo. Chievo sulle gambe, il Genoa dà la sensazione di poter centrare il colpaccio ma fa ancora buona guardia Sorrentino sul vuoto di Dainelli. Triplice fischi e il risultato è fermo sullo 0-0.
Nell’ultimo posticipo, il Bologna parte bene con pressing alto e subito pericoloso con una grande occasione sul piede di Destro, che l’attaccante spreca sotto porta, su un ottimo assist di Krejci. Poi esce l’Udinese che produce almeno un paio di buone occasioni con Thereau e poi con Zapata. Per due volte il colombiano è messo in condizioni di svettare di testa su due cross dalla sinistra, uno di Thereau e uno di Samir, con due belle azioni sulla fascia. Ma per due volte la conclusione dell’attaccante bianconero pecca di precisione. La prima facile preda di Mirante, la seconda di poco alta sopra la traversa.
Le squadre vanno negli spogliatoi al termine della prima frazione di gioco sullo 0 a 0. I ritmi calano nella ripresa. Il possesso palla dell’Udinese diventa più sterile e il Bologna si fa di nuovo pericoloso al 20′ con un tiro insidioso di Pulgar che termina di poco sul fondo. Passano 3′ e Pulgar si rende di nuovo protagonista della gara, questa volta in negativo: già ammonito, stende fallosamente Thereau lanciato sulla fascia, in campo aperto. L’arbitro estrae il secondo giallo e lo manda negli spogliatoi in anticipo, con il Bologna che resta in inferiorità numerica.
L’Udinese ha mezz’ora di tempo per provare a sfruttare l’uomo in più e cercare di vincere la partita. Ma i bianconeri non si dimostrano molto precisi. Anche alla mezz’ora, quando Perica si divora un gol alzando alto sopra la traversa da buona posizione dopo essersi liberato di un avversario in area. Al 39′, invece, è bravo Mirante ad allargare d’istinto il piede per negare al croato l’esultanza nella più chiara occasione da gol dell’intero incontro. Il gol-partita arriva proprio allo scadere, nell’ultimo minuto di recupero, con un capolavoro di Danilo che riceve un cross dalla destra di Widmer e di destro, in mezza girata, calcia in rete. La palla si stampa nella parte bassa della traversa e si insacca in rete.