Il derby perso dalla Roma è un’occasione troppo ghiotta e il Napoli non se la fa sfuggire, battendo l’Inter a San Siro per 1-0 e riportandosi a una sola lunghezza dai giallorossi. A dirla tutta, però, una grande mano ai partenopei gliela danno proprio i nerazzuri, visto che l’assist a Callejon per la zampata decisiva lo fornisce il terzino giapponese Nagatomo che, in un deja-vù tremendo, si trasforma improvvisamente nello slovacco Gresko, regalando allo spagnolo il pallone che fulmina Handanovic e firma la vittoria. Una sconfitta pesantissima per l’inter che non solo non approfitta dello stop del Milan a Crotone e del pareggio dell’Atalanta a Torino, ma addirittura vede allontanarsi orobici e cugini di un ulteriore punto.
Nagatomo, che errore!
Con Miranda che dà forfait e con Perisic che parte dalla panchina, Pioli si affida alla vena realizzativa di Icardi, consegnando le chiavi della difesa alla coppia Murillo-Medel. Undici tipo, invece, per Maurizio Sarri che disegna un Napoli compatto e, già dai primi minuti, padrone assoluto del campo. Gli azzurri creano a ripetizione, anche se la prima grande occasione capita sulla testa di Icardi: il bomber argentino gira in avvitamento un pallone crossato dalla bandierina sinistra, facendolo sibilare all’esterno della rete e dando l’illusione del gol. Ma è solo un momento: il Napoli macina gioco e crea occasioni, la prima con Hamsik che, di testa, cerca di trovare un gol difficilissimo. Altrettanto difficile la posizione dalla quale calcia Mertens al 34′, perfettamente servito da Zielinski: il belga, defilato, lascia partire un destro morbido, che scavalca Handanovic ma sfiora soltanto il palo lontano. Ma ecco che, in dirittura d’arrivo del primo tempo, Nagatomo combina la frittata: pallone scodellato in mezzo, il giapponese non sa che fare e, alla fine, decide di non prolungare in angolo ma di alzare la sfera quel tanto che basta per armare la conclusione di un incredulo Callejon, che si inchina al pubblico dopo aver giustiziato il portiere sloveno. Come del resto fece Poborsky (su assist involontario di Gresko) nei confronti di Toldo in quel famoso 5 maggio.
Dominio Napoli
A questo punto, ci si aspetterebbe la reazione dell’Inter sulla quale, evidentemente, il ritiro punitivo deciso da Zhang non ha fatto effetto. E’ infatti il Napoli che non domina ma stra-domina l’incontro, collezionando occasioni a ripetizione. Handanovic fa gli straordinari prima su una conclusione di Insigne, poi su una carambola in area che rischiava di tramutarsi in gol. In mezzo, un destro a lato di Candreva, unico squillo nerazzurro in un match tutto a tinte azzurre. E, alla fine, sono giustamente gli uomini di Sarri a portare a casa i tre punti, nonostante la pecca di un risultato rimasto in bilico fino all’ultimo, nonostante le ampissime possibilità di chiudere prima il discorso (il tiro di Perisic nel finale è parato da Reina ma è comunque un’occasione). Il Napoli si riporta a – 1 dalla Roma: per il secondo posto sarà battaglia, per l’Inter l’Europa è una chimera.