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Seria A: super Locatelli fa sognare il Milan, Juve ancora ko a San Siro

San Siro ancora amaro per la Juventus che, dopo l’Inter, perde anche contro il Milan. A decidere è una prodezza del baby prodigio Locatelli, ma i bianconeri protestano per un gol annullato a Pjanic.

Il match è come te l’aspetti: i campioni d’Italia fanno la partita, i rossoneri si “incendiano” con Niang e Bacca, agendo in velocità. Pjanic prova la punizione velenosa all’8, al 10′ Buffon si distende in corner su Suso. Al 12′ il capitano bianconero esce su Niang, al 22′ anche Donnarumma devia una volee di Dybala. Il Milan cresce a metà tempo e al 25′ Buffon respinge un corner di Suso, mettendo in condizione Paletta di tirare dal limite, rimediando un altro angolo. Al 31′ Dybala, tentando un pallonetto da lontano, si infortuna: dentro Cuadrado.

“Giallo” al 36′: punizione di Pjanic, Bonucci va in spaccata ma non tocca la sfera, che si insacca alle spalle di Donnarumma. La posizione dell’azzurro è regolare ma Rizzoli, dopo essersi consultato con i suoi assistenti, ha annullato il gol. Avvio di ripresa con Higuain che, su imbeccata di Dani Alves, non centra lo specchio. La partita resta equilibrata e così, al 20′, arriva un gioiello di Locatelli: Suso lo invita ad entrare in area, il “vice-Montolivo” scarica una sassata di destro che si infila sotto la traversa. Sinistro senza ambizioni di Hernanes al 25′, Cuadrado spreca una grande ripartenza di Higuain al 27′.

Nel finale le due formazioni accusano un po’ la stanchezza e, nonostante qualche inserimento dalla panchina, manca la lucidità, anche se la Juve prosegue l’assalto, con Pjanic che al 39′ rifila una scarpata in faccia a Donnarumma in uscita. Il quale poi, in pieno recupero, salva su Khedira. In classifica la Juve resta al comando con 21 punti, il Milan sale invece a quota 19, godendosi almeno per qualche ora il secondo posto solitario.

Va alla Sampdoria il 113dicesimo derby della Lanterna, primo anticipo della nona giornata di andata di Serie A. Al “Ferraris“, i blucerchiati si sono imposti sul Genoa per 2-1: vantaggio al 12′ di Muriel, pareggio rossoblu di Rigoni e, al 2′ della ripresa, autorete di Izzo. Nel recupero del primo tempo, Perin ha parato un rigore a Quagliarella. In classifica, la squadra di Giampaolo sale a 11 punti, mentre quella di Juric, oggi squalificato e sostituito in panchina da Corradi, resta ferma a quota 12.

Giampaolo sa di giocarsi un pezzo di panchina e chiede ai suoi di dare il centodieci per cento: Puggioni, di nuovo tra i pali dopo 984 giorni, sostituisce Viviano, in infermeria assieme a Carbonero e Pavlovic; l’unica novità rispetto all’undici della vigilia è Alvarez in panchina per far posto, come trequartista, a Bruno Fernandes, chiamato ad accendere le due punte, Quagliarella e Muriel. Nel Genoa, mister Juric è squalificato come Lazovic, Gakpè è indisponibile, Pavoletti c’è ma è tra le riserve, Simeone, Pandev e Rigoni formano il tridente offensivo. Avvio più convinto dei blucerchiati, che al 3′ sfiorano già il vantaggio: stacco di Quagliarella su cross di Sala, deviazione di Burdisso e Perin non si fa sorprendere.

I rossoblu replicano con una conclusione da fuori di Veloso ma la Samp preme e al 12′ va in gol con Murillo, che un minuto prima aveva impegnato Perin in due tempi. Parabola di Fernandes, Quagliarella lavora la sfera e il colombiano insacca di potenza. Subita la rete, il Genoa si scuote e al 18′ si fa pericolosa con Edenilson, sul quale mette una pezza Linetty. Al 24′, ecco il pari: assist di Edenilson, Rigoni sotto misura fa esplodere i suoi fans. E’ il momento migliore per la squadra di Juric: al 30′ Edenilson manca la deviazione da ottima posizione e qualche secondo dopo, Izzo stampa la traversa con un cross; al 31′ Puggioni fa un miracolo su stacco di Burdisso, la palla sbatte sulla traversa e Pandev infila in fuorigioco.

Al 39′, su punizione di Fernandes, Silvestre incorna cogliendo la traversa e rimbalzando oltre la linea bianca: il gioco si ferma poi per oltre due minuti per consultare la moviola, che conferma quanto visto dall’occhio nudo. Al 45′, altro episodio che avrebbe potuto condizionare il match: Quagliarella entra in area e trova l’impatto con Perin, Tagliavento indica il dischetto e l’ex juventino si fa parare la battuta dal bravo portiere ospite.

In avvio di ripresa la pioggia aumenta di intensità ed è ancora Perin su Quagliarella, poi al 2′ il vantaggio doriano: Perin devia coi pugni il tiro-cross di Muriel, il pallone carmabola sul corpo di Izzo e si infila in rete. All’8′ Quagliarella tenta uno dei suoi famosi lob dalla distanza, al 12′ l’estremo rossoblu è ancora super su Muriel. Iniziano i cambi, nel Genoa si rivede Pavoletti che, appena entrato, è subito minaccioso di testa. Ed è ancora il bomber, al 38′ e al 39′, a farsi vedere con il suo colpo pregiato, l’incornata. Il Genoa stringe quasi d’assedio i rivali e, in pieno recupero, Puggioni salva il risultato respingendo coi pugni su Ninkovic.

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