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Sassuolo-Roma a reti bianche: vince la contestazione

L'ultima speranza Champions della Roma si spegne a Reggio Emilia. Col Sassuolo è solo pari e il quarto posto è sempre più lontano, con Atalanta e MIlan che ancora debbono giocare. Ennesima occasione persa dalla Roma per provare a rientrare o quanto meno sperare, ma testa e gambe, dopo una settimana d'inferno per il caso De Rossi, non ci sono. La contestazione romanista non si frena, anzi. A Roma come a Londra e Miami e stasera al Mapei di Reggio Emilia,con attacchi alla proprietà dopo il caso De Rossi, quasi la partita fosse finita in un secondo piano. Quello di Reggio contro il Sassuolo è un primo tempo giocato su binari di equilibrio con la squadra di De Zerbi che imbriglia il gioco della Roma. Giallorossi in campo con solito 4-2-3-1 con Jesus al fianco di Fazio in mezzo davanti a Mirante, Cristante affianca Nzonzi davanti alla difesa, Dzeko terminale offensiovo con Under ed El Shaarawy sugli esterni, mentre Zaniolo fa il trequartista. De Zerbi sempre con il 4-3-3 con Berardi, il pericolosissimo Boga e  Djuricic in prima linea.

Partita bloccata

La Roma prova a partire in pressing, ma il Sassuolo è lì. Ritmi molti bassi e difese che hanno facilmente la meglio sugli attacchi. Solo schermaglie e per mezz'ora neppure la miseria di un tiro in porta, esclusa la conclusione di Under in avvio che trova Consigli pronto alla risposta. Boga è ispirato e la Roma fatica a tenerlo. Florenzi si sgancia con frequenza e sul finire del tempo solo un intervento di Manganelli, peraltro fallosso e punito con il giallo, riesce a fermarlo. Ma l'occasione più ghiotta capita al Sassuolo con Djuricic che trova però attento Mirante. Tutto qui un primo tempo noioso e privo di brio. Anche nella ripresa Sassuolo e Roma non pungono. Ci provano Locatelli, El Shaarawy, Boga ma la partita non decolla. Cresce la Roma. El Shaarawy da due passi ha la palla del vantaggio ma sbaglia clamorosamente e un minuto più tardi gran giocata di Dzeko che raccoglie la sponda di El Shaarawy e colpisce a bottra sicura ma la palla muore sulla base del palo. Nel finale c'è spazio per Parore che rileva Zaniolo e Kluivert per Under. Djuricic va giù in area dopo un contatto con Maresca, ma non è rigore neppure dopo la visione del var.

Pari inutile

La Roma insiste: contropiede di El Shaarawy, attivissimo, e palla per Kluivert che calcia di prima intenzione e anche stavolta il palo dice no alla Roma. Dentro anche Perotti per El Shaarawy. Va giù in area anche Dzeko, ma stavolta Maresca è sicuro del fatto suo e non consulta neanche il Var. Ultimi spiccioli di un match insipido, acceso solo da alcune fiammate e non decolla. Cinque di recupero con la Roma che prende d'assedio l'area neroverde. Fazio la mette dentro con un destro da centro area dopo un assist di Dzeko, ma gol annullato per offside del bosniaco al momento del passaggio. Poi ancora Perotti e Fazio. E finisce come era iniziata, con uno zero a zero che permette alla Roma di salire a quota 63 al quinto posto, a due dall'Atalanta, impegnata domani, e a +1 sul Milan che domani riceve il Frosinone ma con il Torino (trasferta a rischio ad Empoli) che minaccia anche un posto in Europa League. Risultato pessimo perché una vittoria del MIlan sancirebbe la sesta piazza che significherebbe preliminare di Euriopa League. Insomma, una stagione iniziata male e che si avvia a chiudersi ancor peggio. Con la contestazione globale dei tifosi. E non finisce qui.

Gli altri match

Sabato indicativo per la zona retrocessione, dove continua a rischiare grosso il Genoa (pareggio in extremis a Cagliari) e vede l'obiettivo salvezza invece l'Udinese, vittoriosa alla Dacia Arena contro la Spal. Al Grifone il pari serve solo a non toccare la terzultima piazza, restando a +1 sull'Empoli che, domani, potrebbe effettuare il sorpasso nel match con il Torino, a sua volta a caccia di punti per un posto in Europa League. Al gol di Pavoletti che apre le danze, risponde un penalty calciato (questa volta sì) dal capitano Domenico Criscito, che consente ai suoi di restare in corsa per la permanenza in A. Va decisamente meglio, invece, all'Udinese di Igor Tudor che batte col brivido la tranquilla Spal di Semplici: i friulani vanno avanti addirittura per 3-0 (Samir e doppio Okaka), salvo poi farsi quasi rimontare dalle reti di Petagna e Valoti. I bianconeri, in caso di stop dell'Empoli (vero ago della bilancia) sarebbero salvi.

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