Per carità, un intoppo può sempre capitare. Certo è che farsi bloccare sullo 0-0, peraltro in casa, da una formazione che, con tutto il rispetto, non può contare su effettivi di alta qualità, è un piatto piuttosto difficile da digerire per la Francia di Deschamps. Tanto per intenderci, il primo posto nel girone A di qualificazione al Mondiale in Russia del prossimo anno è ancora occupato dai Bleus: mai i fischi dello Stadium de Toulouse, piovuti su una formazione valutata tanto oro quanto pesa, al termine della sfida con il modesto Lussemburgo hanno continuato a risuonare nella testa dei giocatori francesi ben oltre il termine della partita. Tanto più che, come se non bastasse, la Svezia ha fatto un sol boccone della Bielorussia, imponendosi 4-0 e riportandosi a una sola lunghezza dalla Francia capolista.
Legni e fischi
Nonostante un attacco da milioni e milioni di euro, che annoverava fra i suoi elementi gente come Griezmann, Mbappé e Giroud, superare il portiere lussemburghese Jonathan Joubert, in stato di grazia, si è rivelata un’impresa impossibile per il transalpini, impantanati dal gioco ordinato e roccioso dei piccoli confinanti. E’ vero che un paio di traverse (Griezmann da calcio piazzato e Pogba di testa) hanno aiutato l’estremo difensore ospite ma è vero pure che un’occasione clamorosa, al netto dei 32 tiri dei padroni di casa, l’ha avuta proprio il Lussemburgo, bloccato da un legno incredibile di Rodrigues a soli 10′ dalla fine. Un palo che avrebbe mandato in estasi il Granducato e regalato alla Francia una notte da incubo, con la Svezia che, a quel punto, si sarebbe trovata appaiata ai Bleus e con una migliore differenza reti.
Francia nel mirino
Probabilmente è stato lo spavento subito ad aver indotto i giornali d’oltralpe a titolare pesantemente contro l’11 di Deschamps, anch’egli finito sul banco degli accusati reo di star compromettendo una qualificazione che sembrava certa: “L’Europa intera ci prenderà in giro”, recita l’Equipe. In realtà, più che la prestazione in sé, sulle spalle dei francesi ha pesato lo schieramento di calciatori protagonisti di trattative folli in questo come nei precedenti mercati estivi incapaci, a detta dei tifosi, di scardinare la non irresistibile difesa del Lussemburgo. Ora, con gli svedesi a incalzare e i Paesi Bassi che affannano a -4 ma vittoriosi con la Bulgaria, il pass per la Russia passerà necessariamente dagli step di Sofia contro i bulgari e di Saint-Denis con i bielorussi. Sperando, ovviamente, di centrare i due successi necessari a spedire ai playoff gli scandinavi e in soffitta (provvisoriamente) le ombre di una formazione poco assestata.