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Romagnoli, zampata da 3 punti: il Milan è quarto

Colpaccio in zona Cesarini per il Milan di Gennaro Gattuso che, con una zampata di Romagnoli allo scadere, si regala la vittoria nel recupero con il Genoa e il quarto posto in coabitazione con la Lazio. Una partita giocata più sull'intensità che sulla tattica dai rossoneri, contro un avversario in salute e capace non solo di rimontare lo svantaggio iniziale ma anche di impensierire in più occasioni la retroguardia milanista, ancora in fase di rodaggio vista l'emergenza che ha costretto il tecnico a rispolverare la difesa a 3 per sopperire alle assenze. E se il Milan riesce a farsi male da solo (è l'autogol di Romagnoli che dà il pari al Genoa), l'estremo difensore rossoblu Radu fa altrettanto, vanificando una prestazione super con un'uscita troppo avventurosa al 92', che consente allo stsso Romagnoli di spedire il pallone in rete con una traiettoria che si trasforma in incubo per i genovesi.

Suso, mancino vincente

Nella fredda notte di San Siro, il Milan è chiamato a confermare quanto di buono fatto (solo) intravedere nelle ultime uscite, sufficiente comunque a mantenere lo stesso andamento della Roma e a poter sfruttrare il jackpot del recupero con il Genoa per tentare l'aggancio alla Lazio e alla quarta piazza, l'ultima utile per un piazzamento diretto in Champions League. Davanti ai rossoneri, un Grifone forte di una classifica abbastanza tranquilla e ben messo in campo dal tecnico Juric che affida al veloce Kouamé il compito di mettere in difficoltà l'inedita retroguarda a tre dei pardoni di casa. Piani vanificati quasi subito dalla prodezza dell'ex Suso che, dopo soli 4', scarica con il mancino una sassata dal limite dell'area che supera Radu e regala il vantaggio al Milan. La giocata dello spagnolo non sblocca però il match sul piano mentale, addormentando il ritmo e consentendo al Genoa di alzare (anche se non troppo) il baricentro.

Romagnoli disfa… e fa

Nella ripresa, passano poco più di 10' e il Genoa fa centro: leggerezza di Bakayoko in area che, invece di spazzare, tenta un improbabile retropassaggio che favorisce invece Kouamé e il suo destro a incrociare che, dopo aver incontrato lo stinco di Romagnoli, disegna una traiettoria beffarda che scavalca Donnarumma. L'estremo difensore rossonero inizia poi la sua sfida personale con il collega Radu, fenomenale su Higuain e Kessié così come il portierone milanista sul mancino affilato di Lazovic. Parate che, paradossalmente, fanno da preludio alla sciagurata uscita con la quale il portiere genoano respinge malamente un pallone innocuo sul sinistro d'istinto di Romagnoli che, complice la porta sguarnita, condanna il Genoa a vedere il piatto vuoto proprio quando il triplice fischio era ormai alle porte.

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