L’ora della verità durerà di più dei canonici 90 minuti, ma si allungherà sino a 180. Perché oggi la partita a distanza tra Roma e Juventus si giocherà su due campi. Da una parte l’Olimpico dove andrà in scena un derby mai così complicato negli ultimi anni (si affronteranno la seconda e la terza in classifica), dall’altra il big match serale del San Paolo, nel quale i bianconeri giocheranno a risultato di Roma già acquisito e, nella migliore delle ipotesi, dovranno comunque cercare di riportare a 4 le distanze con i rivali. La giornata è calda, anzi bollente e rischia di mutare profondamente il volto del ranking. Si comincia alle 15 con il derby della Capitale. Garcia e Pioli possono contare sulla migliore rosa possibile a parte i lungo degenti (Castan e Balzaretti da una parte, Lulic e Novaretti dall’altra) i giocatori impegnati con le loro nazionali in Coppa d’Africa.
I due tecnici nella conferenza pre gara hanno provato a fare pretattica ma le formazioni sono quasi scontate. La Roma si presenterà con De Sanctis tra i pali, Maicon a destra e Holebas a sinistra, centrali Manolas e Astori che sembra aver vinto il ballottaggio con Yanga Mbiwa. Davanti alla difesa si piazzerà Daniele De Rossi, reduce da un’ottima prova a Udine il giorno della Befana. Più avanti Nainggolan (nonostante la buona forma di Strootman) e Pjanic a sostenere un attacco formato da Florenzi, Totti e Liajic (ma potrebbe esserci la sorpresa Iturbe). 4-3-3 anche per Pioli con Marchetti in porta, Basta e l’adattato Radu come terzini, De Vrij e Cana al centro. In mezzo al campo duro lavoro per Biglia e Parolo per sostenere Mauri e Candreva. In attacco sicuro è solo Felipe Anderson, mentre il dubbio tra Djorjevic e Klose sarà sciolto all’ultimo momento. Le due squadre fanno del bel calcio la propria forza ma non metteranno da parte la sciabola: la posta in palio è troppo alta.
Nel posticipo la Juve dovrà affrontare i suoi incubi recenti: il Napoli le ha, infatti, strappato la Supercoppa Italiana in una partita rocambolesca finita con una spettacolare sfida ai calci di rigore. Per i bianconeri si è trattato di uno stop psicologicamente pesante, come ha sottolineato Gigi Buffon al termine del match. Espugnare un stadio come il San Paolo, che ha visto uscire la stessa Roma con le ossa rotte, potrebbe essere il modo giusto per lanciare un segnale al campionato. Anche perché si tratta dell’ultima partita della terribile serie iniziata con il derby di Torino e che ha visto la Vecchia Signora affrontare in sequenza Lazio, Sampdoria e Inter.
Sul fronte degli anticipi di ieri c’è da segnalare il brutto stop del Milan che con un Torino impegnato nella lotta per la salvezza non è andato oltre l’1-1. Nessuna reazione, dunque, dopo la sconfitta casalinga con il Sassuolo dello scorso turno. Stesso risultato per la squadra di Di Francesco: 1-1 con l’Udinese. Il tecnico neroverde al termine della partita ha lamentato la mancata concessione di un calcio di rigore.