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Roma, non basta Under: lo Shakhtar vince in rimonta

La Roma dura un tempo, si illude grazie al baby turco Cengiz Under che continua a segnare, ma stasera non è bastato perché nella ripresa i giallorossi sono crollati sotto i colpi degli ucraini. La vince lo Shakhtar con pieno merito e con un 2-1 che gli permette di partire con un  vantaggio importante nella gara di ritorno. Nella Roma c'è Florenzi che ha recuperato dai problemi intestinali, con lui nei quattro di difesa Manolas, Fazio e Kolarov. De Rossi e Strootman in mezzo. Confermato Under nel tridente alle spalle di Dzeko con Nainggolan e Perotti. Al completo anche lo Shakhtar che si schiera a specchio (4-2-3-1) con Ferreyra in prima linea, supportato da Taison, Bernard e Marlos, mentre Fred  gioca leggermente dietro. Stadio ghiacciato ma grande entusiasmo sugli spalti del Metalist Stadium di Kharkiv, esaurito, con larga rappresentanza di tifosi romanisti.

Roma avanti

La Roma prova a partire forte ma il primo pericolo arriva da una percussione di Ismaily che attraversa lo specchio della porta giallorossa con un traversone senza che nessuno però possa intervenire. La Roma è ben messa, Under sulle ali dell'entusiasmo per i quattro gol segnati nelle ultime tre partite, è motivatissimo. E proprio il turco la mette in mezzo di giustezza e per poco non ci arriva Perotti. Ritmi alti e ghiotta palla gol per la Roma dopo sei minuti: angolo di Kolarov, con Dzeko che da due passi non riesce a chiuderla. Marlos fa un numero straordinario, sul centro si immola Alisson. Cresce lo Shakhtar ma la Roma ha la palla del vantaggio con Manolas che, però, non riesce a impattare sul cross di Kolarov. Poi ci prova su una percussione del duo Under-Perotti, palla invitante per Dzeko che conclude privo di forza. In mezzo lo Shakhtar è solido e tiene botta, davanti ha velocità e qualità e la Roma deve fare attenzione. I giallorossi pressano alto, gli ucraini fanno fatica a uscire e così arriva il vantaggio romanista: seprentina di Perotti, tocco per Dzeko e imbucata per Under che, tagliando benissimo alle spalle del suo marcatore, si presenta solo davanti a Pyatov e la mette dentro. Roma che mette il muso avanti e quinto gol il quattro uscite per il baby turco.

Aggancio e sorpasso

L'intervallo rigenera lo Shakhtar e, davanti, i suoi giocolieri fanno subito venire i brividi. La Roma si schiaccia, gli ucraini prendono campo e al 7' trovano il pari, con Florenzi che si fa trovare impreparato sul lancio da dietro di Rakitskiy, Ferreyra che aggancia, fa fuori Manolas e la spedisce alle spalle di Alisson che stavolta può nulla: 1-1 ed esplode il Metalist che torna a soffiare di prepotenza alle spalle degli uomini di Fonseca. La Roma è in difficoltà: la difesa balla sulle percussioni ucraine e sempre dalla parte di Florenzi, lo Shakhtar sfonda spesso e volentieri. Marlos conclude ma sulla sua strada trova un super Alisson che si allunga e la mette in angolo. Adesso la partita è totalmente cambiata, Shakhtar galvanizzato e Roma in grande affanno. Il vantaggio ucraino è nell'aria e si materializza a venti dalla fine grazie alla punizione telecomandata di Fred che si infila sotto la traversa: 2-1 Shakhtar e partita ribaltata in una ripresa più scoppiettante. La Roma soffre sulla catena di destra e Di Francesco richiama Florenzi e Under per Bruno Peres e Gerson. L'urlo del Metalist è impressionante. La Roma prova a ripartire col solito giro palla in attesa dell'imbucata giusta ma davanti ad Alisson sono ancora brividi: erroraccio in ripartenza di Peres, la Roma si salva in angolo. La qualità nel palleggio degli ucraini provoca sofferenze e Di Francesco prova a correre ai ripari: fuori Nainggolan dentro Defrel a 8' dalla fine ma in campo c'è troppo Shakhtar che, con qualità, corsa ma anche muscoli, costringe la Roma a difendersi con i denti per evitare di prendere il terzo gol che renderebbe molto più difficile il ritorno all'Olimpico. Tre di recupero, di autentica sofferenza per la Roma che deve dire grazie a Bruno Peres il quale, in pieno recupero, toglie dalla porta una conclusione a botta sicura. Finisce qui, con l'esultanza ucraina. I giallorossi si erano illusi prima di tornare sulla terra con un secondo tempo non all'altezza, disarticolato. Il 2-1 lascia aperta la porta al ritorno all'Olimpico ma contro questo Shakhtar servirà un'altra Roma.

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